Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CORONAVIRUS IN UE: “FARE CHIAREZZA SULLA REALE PORTATA DEL RISCHIO IN EUROPA”

Test Coronavirus in UE. Corrao (M5S): “In Italia più casi che negli altri Paesi per i maggiori controlli?”. L’eurodeputato Cinquestelle interroga la Commissione Europea

Palermo, 25 febbraio 2020 - “Nelle ultime ore i medici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità avanzano una possibile relazione tra il numero delle persone contagiate dal coronavirus e i test effettuati negli Stati membri dell’Ue. Numeri italiani che appaiono assolutamente sbilanciati soprattutto se raffrontati con quelli degli altri Paesi europei. In sostanza, il più alto numero dei casi identificati in Italia potrebbe essere correlato solo ad una più diffusa e intensa azione di screening”.
A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che, con una interrogazione rivolta alla Commissione Europea, chiede chiarezza a Bruxelles sulle differenze di approccio alla crisi epidemiologica degli stati membri dell’Unione Europea.

“I numeri ufficiali delle autorità sanitarie - spiega Corrao - parlano per l’Italia di oltre 4mila test già effettuati, mentre ad esempio in Francia le autorità comunicano circa 400 test effettuati. Nel nostro Paese la possibilità di effettuare o meno gli screening è demandata ai medici territoriali competenti dopo una prima valutazione dei sintomi. Attualmente in Europa 366 ospedali e 73 siti pediatrici delle reti PREPARE, COMBACTE e PENTA stanno contribuendo, tramite sforzi collettivi, nella standardizzazione delle informazioni raccolte dai pazienti affetti. Serve però chiarezza sulla reale portata del rischio e del fenomeno in Europa. Per questa ragione ho chiesto alla Commissione Europea di rendere noto il numero totale e quello medio dei test effettuati per ciascuno Stato membro dell’Unione Europea e la percentuale di risultati positivi in relazione ai test” - conclude Corrao.

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