Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Buoni spesa: tra fazioni politiche è lotta ad oltranza

Sunseri (M5S) all’Ars: “I Soldi ai Comuni annunciati da Musumeci? Finora non si è visto un solo centesimo”. “È giusto precisare che ad oggi non un solo centesimo è arrivato nelle casse dei Comuni. Solo ieri, giorno 4 sera, sono stati decretati i primi 30 milioni (meno del 30% dell’importo previsto). I restanti 70 restano ancora un dilemma”.

Palermo 5/04/2020 - “E oltre al danno – conclude Pasqua – la beffa potrebbe essere dietro l’angolo. Questi complicati meccanismi rischiano di diventare un cappio al collo per i sindaci, che per errori, determinati dalle procedure complesse e dalla fretta, in futuro potrebbero essere chiamati a restituire i soldi, creando buchi di bilancio”.
“È giusto inoltre – aggiunge il deputato Luigi Sunseri - precisare che ad oggi non un solo centesimo è arrivato nelle casse dei Comuni. Solo ieri, giorno 4 sera, sono stati decretati i primi 30 milioni (meno del 30% dell’importo previsto). I restanti 70 restano ancora un dilemma. Ad oggi le uniche somme disponibili nelle casse dei Comuni siciliani sono quelle dello Stato. I siciliani che in questi giorni stanno ricevendo i buoni spesa sappiano che è grazie alle somme stanziate prontamente da Roma e non a quelle annunciate dal presidente della Regione in pompa magna 9 giorni fa”.

“I soldi ai Comuni annunciati da Musumeci? Finora non si è visto un solo centesimo nella casse dei Comuni e nelle tasche dei siciliani e chissà quando arriverà la gran parte. Questo per dovere di chiarezza. Ad oggi le uniche somme disponibili nelle casse dei Comuni siciliani sono quelle dello Stato. I siciliani che in questi giorni stanno ricevendo i buoni spesa sappiano che è grazie alle somme stanziate prontamente da Roma e non a quelle annunciate dal presidente della Regione in pompa magna 9 giorni fa”.

Lo afferma il deputato 5 stelle all’Ars, Luigi Sunseri, “per sgombrare il campo dagli equivoci e dalle informazioni distorte che girano in questi giorni”.

“Per fare chiarezza – afferma il deputato – è bene ripercorrere cronologicamente gli eventi: Il 28 marzo scorso Musumeci annunciava 100 milioni di euro per i Comuni, per consentire alle famiglie disagiate di accedere all'assistenza alimentare. La relativa delibera regionale veniva finalmente pubblicata giorno 31. Ad oggi non un solo centesimo è arrivato nelle casse dei Comuni. Solo ieri, giorno 4 sera, sono stati decretati i primi 30 milioni (meno del 30% dell’importo previsto). Tra l’altro per questi buoni sono previste procedure molto farraginose che renderanno difficile l’erogazione. I restanti 70 restano ancora un dilemma”.

“I primi 30 milioni – spiega Sunseri – derivanti dal Fondo Sociale Europeo, erano destinati all’asse 2 per la Riduzione della povertà e dell’esclusione sociale e, quindi, facilmente rimodulabili perché destinati a tematiche simili. I restanti 70 milioni derivano dal POC ( Programma Operativo Complementare) e dovranno essere stornati dagli assi 8 (promozione dell’occupazione dell’inclusione sociale), 9 (rafforzamento del capitale umano e miglioramento dei sistemi formativi e d’istruzione) e 10 (miglioramento delle condizioni di contesto sociale nei sistemi urbani e territori siciliani). Parliamo quindi di somme tolte al turismo e ai beni culturali. Queste somme saranno le più complesse da rimodulare e arriveranno sicuramente in forte ritardo, perché somme che erano già state impegnate (quindi con graduatorie) e che dovranno essere compensate riattribuendo lo stanziamento iniziale, probabilmente dal FESR”.

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