Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Filastrocca «Il Leone e il Topo riconoscente» (M. Mòllica)

Mimmo Mòllica trascrive in versi e rime un’altra delle più belle favole di Esopo: «Il leone e il topo riconoscente», favola scritta da Esopo nel VI secolo a.C. L'importanza dell’amicizia e il rispetto dei più ‘piccoli’ da parte dei potenti è la metafora del racconto.

Filastrocca «Il Leone e il Topo riconoscente»

Correva un topolino sul leone
che appena sveglio stava per mangiarlo,
stava per far davvero un sol boccone,
ma il topo supplicò di risparmiarlo:
«Saprò ricompensarti ben benone».

Ridendo a crepapelle del briccone
l’umile topolino lasciò andare.
Passato un certo quel leone,
che il topo ben pensò di risparmiare,
dai cacciatori venne catturato
e con la corda a un albero legato.

Il topo udì i lamenti del leone
e corse ad aiutarlo prontamente,
la belva liberò dalla prigione,
rosicchiata la corda finalmente.

«Tu mi hai deriso, però poi m’hai salvato –
il topo disse – ma non credevi affatto
che sarei stato un giorno tanto grato,
e non immaginavi che avrei fatto,
e invece proprio io ti ho liberato».

«Adesso, fatta tu questa esperienza
saprai che pure un topo di campagna
è ben capace di riconoscenza,
che anche il potente a volte ci guadagna
se il debole ha trattato con coscienza».

Mimmo Mòllica ©

La favola mostra come, con il mutare delle circostanze, anche i potenti possono avere bisogno dei deboli. Un piccolo amico può dimostrare una grande amicizia.

La favola di Esopo eleva il valore del rispetto dei più deboli e dell’amicizia, indipendentemente dal potere e dal prestigio sociale ed economico.
La vicenda vede protagonisti un leone e un topolino, ma sappiamo che Esopo sostituiva spesso gli animali agli umani, volendo tuttavia riferirsi propri agli uomini.
Così il leone che agguanta il piccolo topo e sta quasi per mangiarlo, accoglie l’implorazione del topolino di avere salva la vita, offrendogli in cambio riconoscente amicizia. Il leone lascia così vivere il topolino.
Ma quando viene catturato da cacciatori e legato a un albero sarà proprio il topolino a liberalo rosicchiando le corde che lo tengono legato.
Quale migliore morale: un piccolo amico può dimostrare riconoscenza e grande amicizia.
Esòpo (620 a.C.) è stato uno scrittore greco antico, particolarmente noto per le sue favole morali.

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