Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Il Caravaggio di Siracusa/Sgarbi: «Firmo anche io l’appello contro il trasferimento a Rovereto

Il Caravaggio di Siracusa/Sgarbi: «Firmo anche io l’appello contro il trasferimento a Rovereto e rinuncio al prestito. Ma adessomi aspetto che lo restaurino loro e provvedano alla costruzione della teca. Nell’appello premesse false. La Cantarella si contraddice. Sono certo che tra 10 anni saremo qui a parlare ancora della teca e del restauro»

ROMA, 11 giu 2020 – Vittorio Sgarbi firma l’appello contro il trasferimento del «Seppellimento di Santa Lucia» di Caravaggio da Siracusa a Rovereto per una prestigiosa mostra che lo avrebbe messo a confronto con Alberto Burri. Spiega lo storico e critico d’arte: «Rinuncio al prestito e firmo anche io l’appello. Faremo la mostra al Mart con un’altra opera di Caravaggio. Ma adesso – commenta lanciando la sfida ai promotori - mi aspetto che oltre a finanziare il restauro (che attende da 15 anni) e per il quale il Mart di cui sono presidente avrebbe messo 350 mila euro, provvedano, con l’urgenza che le condizioni della tela impongono, alla realizzazione della teca che ripari l’opera dall’umidità del posto in cui si trova adesso, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, che è la principale causa del suo grave deterioramento».

Sgarbi fa un passo indietro ma contrattacca proprio i firmatari dell’appello, segnalandone le contraddizioni, a cominciare da Eva Cantarella: «Sostiene come un eventuale suo trasferimento possa danneggiare l’opera, mentre è ormai acclarato come il danneggiamento sia causato dall’umidità della sede che lo ospita e non dai “viaggi”. Ha firmato un appello che contiene premesse clamorosamente false. Ed è la prova che lo ha firmato senza leggerlo. Ma c’è un paradosso: manifestando la sua contrarietà al trasferimento al Mart, e dunque alla prospettiva del restauro e soprattutto della realizzazione della teca, lo condanna, di fatto, a ulteriori danneggiamenti».

Sgarbi conclude con una profezia: «Vuoi vedere che questi tra 10 anni non avranno fatto nulla e ci ritroveremo a parlare ancora del restauro e della teca?».

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