Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Occupazione: l’input di lavoro subisce una eccezionale diminuzione

Nota trimestrale. sulle tendenze dell’occupazione. Primo trimestre 2020. L’Istat, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail e l’Anpal pubblicano oggi sui rispettivi siti web la Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione relativa al primo trimestre 2020.

Roma, 19 giugno 2020 - Nel primo trimestre 2020 l’input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) subisce una eccezionale diminuzione sia sotto il profilo congiunturale (-6,9%) sia su base annua (
-6,4%), come conseguenza della riduzione delle ore lavorate a seguito del sopraggiungere dell’emergenza sanitaria a partire dall’ultima settimana di febbraio. L’andamento del quadro occupazionale si è sviluppato in una fase di forte flessione dei livelli di attività economica, con il Pil che nell’ultimo trimestre segna una diminuzione congiunturale di -5,3%. L’occupazione risulta in lieve calo rispetto al trimestre precedente e in aumento su base annua; il tasso di occupazione destagionalizzato è pari al 58,8%, in calo di 0,2 punti in confronto al trimestre precedente.

In questo contesto, l’insieme dei dati provenienti dalle diverse fonti consente dievidenziare i seguenti aspetti:
 A livello congiunturale diminuisce l’occupazione dipendente in termini sia di occupati (-0,4%, Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro) sia diposizioni lavorative (-0,5%, Istat, Rilevazione Oros).Tra le posizioni lavorative dei dipendenti del settore privato extra-agricolo, la diminuzione congiunturale è dovuta al calo nell’industria in senso stretto rispetto (-0,3%, -12 mila posizioni) e a quello più marcato nei servizi(-0,6%, -50 mila posizioni) (Tavola 1). Nel primo trimestre 2020, nei dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO) rielaborate , le attivazioni sono state 2 milioni 554 mila e le cessazioni 2 milioni 492 mila.

 Prosegue meno sostenuta la crescita tendenziale dell’occupazione dipendente in termini sia di occupati (+0,6%) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell’industria e dei servizi (+0,5%). Un rallentamento della crescita si riscontra anche nei dati delle CO (+330mila posizioni lavorative rispetto al primo trimestre del 2019, Tavola 1) mentre i dati Inps-Uniemens segnalano un netto calo (-254 mila posizioni lavorative): questa differenza è dovuta, oltre che al diverso perimetro di osservazione , soprattutto al fatto che il dato CO è una media trimestrale mentre il dato Inps misura la situazione alla fine del trimestre (31 marzo) catturando quindi lo shock che è derivato dal lockdown iniziato il 9 marzo per tutta Italia (Tavola 5).

 Il lavoro indipendente, secondola Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, continua a diminuire sia in termini congiunturali(-28 mila occupati, -0,5%) sia su base annua (-49 mila occupati, -0,9%).
 La crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle CO, sebbene rallentata, continua a riguardare le posizioni a tempo indeterminato (+94 mila in un anno) mentre quelle a tempo determinato tornano a diminuire(-31 mila) dopo la stabilità nel quarto trimestre 2019 e il calo nei tre trimestri precedenti.Queste tendenze continuano ad essere influenzate dal forte numero di trasformazioni a tempo indeterminato (+164 mila; Figura 1e).L’incidenza delle trasformazioni sul totale degli ingressi a tempo indeterminato (attivazioni e trasformazioni) sale dal 23,3% del quarto trimestre 2019 al23,5% nel primo trimestre 2020.

 Su base annua le posizioni lavorative a tempo indeterminato presentano un aumento nei dati delle CO (+405 mila), in flessione rispetto ai tre trimestri precedenti (+525 mila, +523 mila e +481 mila); anche nei dati Inps-Uniemens la crescita è rilevante (+371 mila in un anno)e comunque in diminuzione in confronto ai precedenti tre trimestri. La dinamica delle posizioni a tempo determinato nei dati delle CO risulta negativa (-75 mila; Tavola 2) per la quinta volta consecutiva. Tale andamento è molto più marcato nei dati Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (-625 mila nel primo trimestre 2020), in quanto registrano la situazione a fine periodo e comprendono anche il lavoro in somministrazione e intermittente.

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