Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

Violenza sessuale aggravata e continuata, ai domiciliari un 63enne maestro di judo

I CARABINIERI ARRESTANO UNA PERSONA PER VIOLENZA SESSUALE AGGRAVATA E CONTINUATA ED ESERCIZIO ABUSIVO DI UNA PROFESSIONE.

Messina, 1 giugno 2020 - I Carabinieri dellaCompagnia di Milazzo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto – Ufficio del G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Procuratore Dott. Emanuele Crescenti,a seguito delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Rita Barbieri, nei confronti di un 63enne, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata e continuata ed esercizio abusivo di una professione.
L’attività investigativa trae origine da una denuncia presentata dalla persona offesa nel novembre del 2018, a seguito della quale sono stati effettuati immediati accertamenti dai militari, che hanno consentito di riscontrare sia quanto denunciato, sia di raccogliere ulteriori elementi utili a ricostruire altri episodi in danno di altre due giovani, all’epoca dei fatti minorenni.

In particolare la denunciante è stata ascoltata più volte dai Carabinieri che hanno ricostruito uno scenario grave e sconcertante: in particolare la giovane donna era diventata oggetto delle attenzioni morbose e maniacali del suo maestro di judo, sia durante gli allenamenti che al di fuori. Nondimeno gli inquirenti hanno appurato che durante gli allenamenti l’uomo aveva rivoltole sue attenzioni anche nei confronti di altre due giovanissime atlete, costrette a subire abusi sessuali.

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, ha consentito di far luce su diversi episodi di abusi posti in essere dall’uomo che, forte della sua figura di esperto ed allenato istruttore, nel tempo ha approfittato del rapporto di fiducia con le giovani allieve, anche praticando dei massaggi decontratturanti come pretesto per compiere gli abusi, commettendo l’ulteriore reato di esercizio abusivo dell’attività di fisioterapista.
In considerazione del grave quadro indiziario, a seguito dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, nei giorni scorsii Carabinieri hanno tratto in arresto l’uomo.

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