Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Città d'arte, Samona': "Il Governo dimentica Taormina perché non sa quel che fa"

SAMONÀ: “IL GOVERNO CONTE PREDISPONE UN AIUTO ALLE CITTÀ D'ARTE A FORTE VOCAZIONE TURISTICA, MA TAGLIA FUORI LUOGHI COME TAORMINA. NORMA SCRITTA DA CHI NON HA IDEA DI COME FUNZIONINO L'ITALIA E LE SUE IMPRESE”


29/08/2020 - "Taormina, come tutti i comuni non capoluogo di provincia, è stata esclusa dai 500 milioni di euro previsti dal cosiddetto “Decreto agosto” varato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministero per i Beni e le Attività culturali: aiuti ministeriali destinati agli esercizi commerciali dei centri storici di alcune città d'arte, sulla base delle presenze del 2019 e del rapporto fra turisti e abitanti. Eppure, a Taormina nei primi cinque mesi del 2019 sono transitati più di 350 mila turisti stranieri, con un rapporto di oltre 32 turisti per abitante. Un’esclusione immotivata, se si pensa che nell'intero 2019 Taormina è stata visitata da oltre un 1 milione di turisti, di cui la stragrande maggioranza stranieri, con un rapporto di quasi 84 per abitante”.
A sottolinearlo è l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà, con riferimento all’inserimento fra i beneficiari di questo decreto dei soli comuni capoluogo e dei capoluoghi di città metropolitane.

“Discorsi simili a quelli su Taormina – prosegue l’assessore Samonà – possono essere fatti per Cefalù, per le nostre isole minori e per molti altri luoghi della cultura e della bellezza siciliani che stanno letteralmente morendo di crisi da covid, crisi aggravata dall'incapacità di chi governa l'Italia. E la crisi viene confermata anche dallo studio intitolato "2020 Gli effetti della pandemia in Sicilia - per un possibile cambiamento" della NMTC, pubblicato dal Dipartimento Turismo della Regione Siciliana, secondo cui la diminuzione complessiva prevista si colloca in un range che per i visitatori italiani si attesta tra il 33% ed il 38% e per gli stranieri fra il 67% ed il 72%. Una situazione tremenda, resa ancor più difficile da un governo nazionale che, magari, avendo fatto i conti con il pallottoliere sul colore delle amministrazioni, decide di fermarsi nell'erogazione dei 500 milioni di euro di contributi solo a poche città, dimostrando ancora una volta di non aver compreso minimamente la struttura economica e sociale dell'Italia e delle sue imprese, la sua storia e quella dei territori che la compongono”.

“Ancora una volta Conte e i suoi brillano per incapacità e inadeguatezza. I contributi vanno assegnati a tutti i comuni d'arte ad alta vocazione turistica e lo dico come assessore regionale ai Beni culturali di una terra che vede un enorme patrimonio d'arte e di bellezza diffuso sino ai borghi più sperduti o a paesi che, insieme ai loro abitanti e commercianti e albergatori, sono i veri custodi di storia e di identità. Scegliere di limitarsi a qualche grande centro urbano significa condannare a morte un immenso patrimonio storico, sociale ed economico”.

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