Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Gioiosa Marea: sequestrati gazebo sulla sabbia con impianto elettrico a due passi dal mare

Gioiosa Marea: otto persone denunciate per occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo. Al termine di accertamenti svolti d’iniziativa sul tratto di litorale compreso tra i comuni di Patti e Gioiosa Marea, i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Patti otto persone per il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo.

Gioiosa Marea (ME), 1 agosto 2020 - In particolare, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo di undici manufatti realizzati, senza alcuna autorizzazione, da privati sulla spiaggia antistante le rispettive abitazioni: gli stessi, infatti, avevano costruito coperture inamovibili con pali in legno e tetto,fatto con teli o foglie di palma, talune dotate anche di impianto elettrico d’illuminazione, le quali fungevano da zone d’ombra durante il giorno o comunque spazi sotto cui le persone potevano pranzare, cenare o ballare a due passi dal mare.
La zona marittima interessata, inoltre,fungeva da deposito per le imbarcazioni in vetroresina permanentemente lasciate sulla spiaggia e, nelle vicinanze,era stato anche realizzato un campo da calcetto ed uno da beach-volley. I manufatti sono stati edificati su un’area demaniale marittima dell’estensione di quasi 150 metri quadri.
Inoltre, i Carabinieri hanno accertato che alcuni dei denunciati avevano provveduto, ormai da tempo, a chiudere, mediante l’apposizione di cancelli nei passaggi intermedi tra una villetta e l’altra, i sentieri di accesso al mare esponendo anche cartelli che indicavano la zona come “proprietà privata”, di fatto impedendo al pubblico il libero accesso alla costa.

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