Trasporti: Federconsumatori diffida Trenitalia per tutelare i cittadini siciliani ingiustamente
discriminati nell’accesso ai rimborsi Covid. AGCM e ART intervengano al più presto sanzionando
le illegittime limitazioni imposte ai rimborsi.
26 ottobre 2020 - Mentre avanza la seconda ondata della pandemia e mentre il Governo e le amministrazioni locali
corrono ai ripari per contenere i contagi, ancora i cittadini purtroppo sono costretti a fare i conti
con i disservizi collegati all’emergenza sanitaria.
Nel mirino della Federconsumatori, dietro segnalazione anche del Comitato Pendolari Sicilia, è
finita Trenitalia, per i trasporti effettuati nella Regione Sicilia.
Secondo quanto previsto dalla normativa (ai sensi dell’articolo 215 del D.L. n. 34/2020) si
dovrebbe garantire in tutta Italia il diritto al rimborso dei titoli di viaggio emessi dalle aziende
ferroviarie o di trasporto pubblico locale: in Sicilia, invece, sono state emanate, da parte
dell’Assessorato per la Mobilità regionale, delle linee guida del tutto discriminatorie e illegittime.
Nel dettaglio viene introdotto un termine di decadenza non previsto dalla legge: si stabilisce infatti
che il rimborso deve essere richiesto, pena decadenza del beneficio, entro il 31 dicembre 2020. Si
specifica, inoltre, che per i titoli di corsa semplice e per gli abbonamenti settimanali non è
riconosciuto alcun rimborso.
Un’ultima disposizione vessatoria riguarda il rimborso in contanti, erogabile ai soli titolari di
abbonamenti mensili e/o annuali appartenenti a una delle seguenti categorie: studenti al termine
del ciclo scolastico (scuole secondarie di II grado) o universitario e studenti che hanno cambiato
sede di studio che presentino apposita attestazione; lavoratori che hanno cessato la propria
attività/rapporto di lavoro o che siano stati trasferiti (con apposita attestazione).
Tutte limitazioni che, di fatto, escludono illegittimamente molti utenti dal diritto al rimborso. Ecco
perché Federconsumatori ha diffidato Trenitalia affinché ottemperi ai suoi obblighi previsti dalla
legge, Federconsumatori Sicilia, insieme al Comitato Pendolari Sicilia, ha inoltre inviato una
segnalazione di tali condotte scorrette all’Antitrust e all’Autorità de Trasporti.
Discriminazioni di questo genere non possono essere ammesse, per questo ci aspettiamo
l’immediata cessazione dell’applicazione di queste incomprensibili limitazioni e il ripristino dei
giusti diritti dei cittadini, riconosciuti a livello nazionale ed europeo.
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