Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Antitrust. Corrao: “In Italia è pericolo tachigrafi taroccati”

Antitrust. Corrao: “In Italia è pericolo tachigrafi taroccati”. L'eurodeputato siciliano interroga la Commissione Europea e incalza il MISE: “Siamo in presenza di una grave violazione della concorrenza e rischio per la sicurezza stradale”.


Palermo 22 dicembre 2020 - “Il settore dell'autotrasporto già fortemente penalizzato in Italia vive anche una truffa clamorosa che potrebbe costituire un pericolo per la sicurezza stradale. I cronotachigrafi tarati in modo non conforme sono un allarme che la Commissione Europea non deve sottovalutare, così come non deve farlo il MISE che deve intervenire immediatamente”. A dichiararlo è l'europarlamentare Ignazio Corrao che denuncia al Commissario Europeo per la Concorrenza attraverso un'interrogazione sulla pericolosità dei misuratori di tachigrafi per camion venduti in Italia.
“Da anni - spiega Corrao - è in atto una vera e propria distorsione della concorrenza in un settore delicatissimo: quello degli strumenti di taratura dei tachigrafi digitali in Italia. Un settore strategico, perché da tali strumenti dipende la sicurezza della circolazione stradale e perché esso risulta oggi essere un business in mano ancora a pochissime multinazionali.

“La storia è incredibile. L'azienda italiana O.R.T. - spiega Corrao - di proprietà di Mario Caprio, dal 2005 produce gli innovativi strumenti GTT per la taratura dei tachigrafi digitali, dal costo dieci volte inferiore a quelli in commercio. I tachigrafi vanno montati sui camion e ovviamente se non indicano la giusta velocità, rappresentano un pericolo per il camion stesso e per tutti i veicoli che circolano sulle strade. Tuttavia, nonostante l’ottenimento dell’omologazione e l’innovazione dalla portata rivoluzionaria, la commercializzazione del GTT viene stata ostacolata dal MISE, che non ha mai concesso l’autorizzazione alle officine che decidevano di operare con il GTT, pur avendo ottenuto il parere favorevole degli ispettori delle Camere di Commercio. A ciò si aggiunge un decreto del MISE palesemente anticoncorrenziale, fortemente sbilanciato a favore di multinazionali straniere a danno del produttore nazionale".

"Il risultato è che il MISE, in questi anni, ha concesso sistematicamente autorizzazioni alle officine per l'uso degli strumenti di taratura cosiddetti ‘banchi a rulli’, prodotti da alcune multinazionali. Tali strumenti, stando alla perizia dell’Università di Salerno commissionata dalla ORT di Caprio, non sarebbero realizzati in conformità con le norme di sicurezza e inficerebbero la taratura dei tachigrafi, causando un grosso pericolo per la circolazione stradale. Questo è tutto da verificare, ma possiamo dire con certezza che molte aziende abbiano beneficiato del Decreto ministeriale a danno dell'azienda italiana. Un decreto che ha comportato un aumento dei prezzi e una minore libertà di scelta per i consumatori".

"Di fronte a questa incapacità di fare giustizia, ho deciso di interessare direttamente la Commissione Europea, che ha il compito di investigare e intervenire sui casi di monopolio e di distorsione della concorrenza. Inoltre, ho chiesto alla Commissione di garantire la sicurezza dei cittadini e i diritti dei consumatori". In attesa della risposta della Commissione UE, invitiamo il Ministro Patuanelli ad intervenire con un'ispezione ed eventualmente ristabilire le condizioni di libera concorrenza" - conclude Corrao.

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