OPERAZIONE “BAYLON”
MARCHI DI QUALITÀ, BIOLOGICO E RINTRACCIABILITÀ AGROALIMENTARE
Nelle scorse settimane, i Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), sul territorio nazionale, hanno
eseguito controlli presso numerose aziende del
settore agroalimentare.
Nel corso delle attività sono stati rinvenuti prodotti
falsamente rievocanti DOP e IGP.
I risultati:
sequestrate 1.974 confezioni di risotti e pasta
pronti e 583 confezioni vuote per mancato
assoggettamento al disciplinare di produzione
del Parmigiano Reggiano DOP, per un valore
commerciale di 80mila euro, diffidando il titolare
dell’azienda ad adempiere alla regolarizzazione
delle difformità riscontrate;
intimate 2 diffide ad altrettanti titolari di ditte
trasformatrici che utilizzavano evocazioni delle DOP Gorgonzola, Fontina e Mozzarella di
Bufala nelle etichette principali senza la prevista autorizzazione dei rispettivi consorzi;
ingiunzioni a sanare le irregolarità accertate nei confronti del rappresentante legale di una
società di vendita on-line , per aver indebitamente utilizzato nella presentazione e
nell’etichetta dei prodotti la menzione IGP Arancia Rossa di Sicilia e la DOP Fico d’India di
San Cono.
Sequestrati per mancanza di rintracciabilità:
1.297,5 kg di riso;
3.250kg di grano tenero;
360 kg di ceci;
93 kg di prodotti ittici;
60 kg di carne suina stagionata destinata alla produzione di insaccati.
Nei controlli del settore lattiero caseario:
presso un caseificio, sono stati sequestrati 64.000 buste e incarti per il packaging riportanti
indebitamente scritte e loghi riferiti alla produzione biologica, in quanto sprovvisti di
certificazione alla trasformazione per il bio;
presso una ditta di trasformazione casearia, è stata accertata la continuazione dell’attività
nonostante fosse stata imposta la sospensione della produzione per inadempienza delle
prescrizioni igienico-sanitarie. Denunciato il titolare del caseificio per inosservanza dei
provvedimenti dell’autorità (art.650 c.p.) e sequestrati 1.664 kg di prodotti caseari lavorati,
per un valore di 10mila euro.
Infine, il proprietario di un’azienda agricola è stato sanzionato a causa della rilevata vendita di
prodotti fitosanitari senza la prevista abilitazione.
Contestate sanzioni per l’ammontare complessivo di oltre 15mila euro.
Roma, 21 maggio 2021
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