Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Nuovi Ogm: La Commissione europea fa marcia indietro e apre la porta

La Commissione europea fa marcia indietro e apre la porta ai nuovi OGM. Slow Food è seriamente preoccupata dalle conclusioni dello studio commissionato alla Commissione europea sulle "nuove tecniche genomiche" (NGT), che di fatto apre le porte alla deregolamentazione di nuovi OGM, ignorando il principio di precauzione.


02/05/2021 - «Con il Green Deal e la strategia Farm to Fork, la Commissione europea si è impegnata ad accelerare la transizione verso un sistema alimentare veramente sostenibile. Proponendo adesso di rivedere le regole in materia di OGM, la Commissione decide di non investire in sistemi agroecologici che portano benefici agli agricoltori, alle comunità locali e all'ambiente», afferma Marta Messa, direttore di Slow Food Europa. Ancora una volta, quindi, vediamo prevalere gli interessi dell’agroindustria a discapito di un’agricoltura rispettosa dell'ambiente e della libertà dei contadini di piccola scala di decidere in materia di sementi.

La presa di posizione di Slow Food

Nel 2018, la Corte di giustizia europea aveva stabilito che l'esclusione dei nuovi OGM dalla direttiva Ue sugli OGM "comprometterebbe l'obiettivo di protezione perseguito dalla direttiva e non rispetterebbe il principio di precauzione che essa cerca di attuare". La Commissione europea sta ora pericolosamente contestando la sentenza. Se i nuovi OGM non saranno sottoposti a test di sicurezza, si determinerà un vuoto nella tracciabilità ed etichettatura, e questa è una notizia preoccupante per i cittadini europei, che potrebbero ritrovarsi nel piatto i nuovi OGM senza informazioni in etichetta e senza esercitare il proprio diritto a scegliere, e per gli agricoltori e gli allevatori, per i quali garantire nuovi alimenti senza OGM diventerà sempre più difficile e costoso.

I nuovi OGM potrebbero essere potenzialmente dannosi per l'ambiente e la sovranità alimentare dei piccoli agricoltori. Senza una regolamentazione rigorosa potrebbero verificarsi gravi danni agli ecosistemi e alla biodiversità, poiché non si potrebbero prendere misure contro la diffusione incontrollata di nuovi organismi OGM nell'ambiente. L'agricoltura e la produzione alimentare che si basano su fonti prive di OGM non potrebbero più essere protette.

«La strategia Farm to Fork ha inteso rafforzare molto il ruolo dell’agroecologia per una vera transizione ecologica e l’apertura ad una tecnologia genetica che pone infiniti dubbi non sembra oggi coerente con gli auspici di poco meno di un anno fa. Inoltre, la strategia mira a fornire ai consumatori una migliore informazione in modo che i cittadini possano fare scelte consapevoli e contribuire alla transizione verso sistemi alimentari più sostenibili. Deregolamentare i nuovi OGM significherebbe che questi non avrebbero più l'obbligo di essere etichettati, in completa contraddizione con gli obiettivi della strategia Farm to Fork. Esortiamo gli Stati membri a difendere il principio di precauzione, la sicurezza dei cittadini, la libertà di scelta degli agricoltori e la biodiversità», conclude Messa.

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