Marzo 2021, occupati, disoccupati e inattivi, d
ati provvisori. Dal 1° gennaio 2021 è stata avviata la nuova rilevazione sulle Forze di lavoro che recepisce quanto
stabilito dal Regolamento (UE) 2019/1700. Prosegue anche a marzo la lieve crescita dell’occupazione registrata a febbraio. Ciò nonostante, rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, gli occupati sono quasi 900 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di 2 punti percentuali. Nello stesso periodo, l’occupazione è diminuita per tutti i gruppi di popolazione, ma il calo risulta più marcato tra i dipendenti a termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani (6,5% tra gli under 35).
30/04/2021 - Rispetto a febbraio, nel mese di marzo 2021 si registra una crescita degli occupati, a fronte di una
diminuzione di disoccupati e inattivi.
La crescita dell’occupazione (+0,2%, pari a +34mila unità) coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine, gli
autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni che, invece, diminuiscono così come le donne
e i dipendenti permanenti. Il tasso di occupazione sale al 56,6% (+0,1 punti).
Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,8% rispetto a febbraio, pari a -19mila unità) riguarda gli
uomini e gli over25, mentre tra le donne e i giovani di 15-24 anni si osserva un aumento. Il tasso di
disoccupazione scende al 10,1% (-0,1 punti) e sale tra i giovani al 33,0% (+1,1 punti).
A marzo, rispetto al mese precedente, diminuisce anche il numero di inattivi (-0,3%, pari a -40mila unità) a
seguito del calo registrato per entrambi i sessi e per gli under35 che si contrappone all’aumento osservato
tra le persone con almeno 35 anni.
Il tasso di inattività scende al 36,8% (-0,1 punti).
Il livello dell’occupazione nel I trimestre 2021 è inferiore dell’1,1% a quello del trimestre precedente, con
una diminuzione di 254mila unità.
Nel trimestre aumentano sia le persone in cerca di occupazione (+2,4%, pari a +59mila) sia gli inattivi tra i
15 e i 64 anni (+1,0%, pari a +134mila unità).
Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione - registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a
gennaio 2021 - hanno determinato un crollo tendenziale dell’occupazione (-2,5% pari a -565mila unità). La
diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (353mila) e autonomi (212mila) e tutte le classi d’età. Il
tasso di occupazione scende, in un anno, di 1,1 punti percentuali.
Rispetto a marzo dello scorso anno, le persone in cerca di lavoro risultano fortemente in crescita (+35,4%,
pari a +652mila unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato
l’inizio dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,1%, pari a -
306mila), che a marzo 2020 avevano registrato, invece, una crescita straordinaria.
Il commento
Prosegue anche a marzo la lieve crescita dell’occupazione
registrata a febbraio. Ciononostante, rispetto a febbraio 2020,
ultimo mese prima della pandemia, gli occupati sono quasi 900
mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di 2 punti
percentuali.
Nello stesso periodo, l’occupazione è diminuita per tutti i gruppi
di popolazione, ma il calo risulta più marcato tra i dipendenti a
termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani
(6,5% tra gli under 35).
Sempre rispetto a febbraio 2020, nonostante il numero di
disoccupati risulti stabile, il tasso di disoccupazione aumenta di
0,4 punti e il numero di inattivi è ancora superiore di oltre 650
mila unità, con il tasso di inattività più alto di 2 punti.
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