Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

"Castelli di sabbia" di Mimmo Mòllica, filastrocca per l'estate in 'bianco'

"Castelli di sabbia" di Mimmo Mòllica, filastrocca per l'estate. Guardare i bambini giocare con la sabbia, scavare buche profonde, disegnare e scrivere sulla sabbia bagnata, costruire castelli. Ieri come oggi giocare con la sabbia, in spiaggia, accomuna i bambini, ma coinvolge pure gli adulti. E' principio di libertà, specie in questa estate del Covid, estate in 'bianco'. 


«Filastrocca castelli di sabbia»
di Mimmo Mòllica

Con la sabbia, paletta e secchiello
ho costruito un fiabesco castello,
con finestre, terrazze e balconi,
pavimento, soffitto e lampioni.
Per difenderlo da nemici e predoni
ho costruito fossato e dongioni,
ed un ponte di ferro e di legno
che si abbassa azionando un congegno.

Un bambino una buca scavava,
suo cugino la sabbia portava,
e più in là il suo caro fratello
trafficava con un bel secchiello,
perché l'acqua doveva portare,
avanti ed indietro dal mare.

Le amichette con le loro formine,
con l'aiuto di tante bambine,
costruivan le torri e le mura,
impegnate in quell'architettura.

Chi portava gli stecchi e gli arbusti,
forme e sagome per tutti i gusti,
chi pensava alle arcate del ponte,
chi al giardino, al castello ed al monte.

Giocar tutti là insieme era bello
e le mani sembravan farfalle
che donavano al mondo un castello
in un prato di primule gialle,
di tutta la spiaggia il più bello,
con una paletta e un secchiello.

Mimmo Mòllica ©

«Castelli di sabbia», filastrocca con paletta e secchiello per fare un castello. La spiaggia, la sabbia bagnata, un secchiello, una paletta e delle strane formine sono tutto l'occorrente per affondare le mani e la fantasia dove la realtà non arriva. Sporcarsi le mani con la sabbia, con la terracotta, con la pasta morbida o con i colori è sempre l'inizio di un'avventura. Modellare la sabbia umida, darle forme inventate è un'opera nuova ogni volta, e costruire castelli incantati è la nuova invenzione.
Giocare con la sabbia di una spiaggia rende protagonisti i bambini, è principio di libertà, occasione di infinito, di libera creatività, opportunità di libero gioco. Libera l'immaginazione, stimola la fantasia e la concentrazione, esercita i cinque sensi, sviluppa le abilità di manipolazione e la destrezza, allena il corpo e la mente, favorisce le abilità grafiche e rilassa.
_____________
Illustrazione di Prawny da Pixabay

Commenti