Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Il Cirneco dell’Etna nel registro delle Eredità Immateriali della Sicilia

“Soddisfazione per l’iscrizione del Cirneco dell’Etna nel registro che raccoglie le Eredità Immateriali della Sicilia”


Palermo, 11/06/2021 - “Esprimo la mia più grande soddisfazione per essere giunti a iscrivere il Cirneco dell’Etna nel REIS, il registro che raccoglie le Eredità Immateriali della Sicilia accelerando così la candidatura del Cirneco a Patrimonio dell’UNESCO. Questo riconoscimento, oltre al merito degli amici che da tre anni lavorano con umiltà e dedizione alla realizzazione di quello che definiscono «un piccolo sogno», è un importante riconoscimento alla dignità della specie: dal più blasonato dei cani di razza all’ultimo dei meticci più sfortunati, che dobbiamo impegnarci, per quest’ultimi, a togliere dalla strada e a non relegare nei canili”.
Lo ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè alla notizia dell’iscrizione del Cirneco dell’Etna nel registro che raccoglie le Eredità Immateriali della Sicilia.

Secondo la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003, le Eredità Immateriali (definite dall’UNESCO Intangible Cultural Heritage) sono “l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche –nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati- che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”.
Tali Eredità, più in particolare, riguardano le “tradizioni orali ed espressioni, compreso il linguaggio come veicolo del patrimonio culturale immateriale, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali e rituali, gli eventi festivi, le conoscenze e pratiche concernenti la natura e l’universo, i saperi legati all’artigianato tradizionale”. Le Eredità Immateriali si trasmettono oralmente di generazione in generazione e sono costantemente “ricreate” dalle comunità e dai gruppi in funzione dell’interazione tra il loro ambiente e la loro storia. Esse esprimono un senso di continuità storica e costituiscono un elemento essenziale dell’identità culturale di un territorio e della sua comunità.
Allo stesso tempo le Eredità Immateriali, per la loro natura effimera, sono particolarmente vulnerabili, anche in virtù delle emigrazioni e immigrazioni, degli esodi dalle aree rurali e della conseguente perdita delle tradizioni, dell’influenza dei mezzi di comunicazione di massa, della conformazione espressiva e della globalizzazione che agisce come forza di standardizzazione e appiattimento culturale.
L’UNESCO ha recentemente posto al centro delle sue attività istituzionali la tutela e la valorizzazione delle Eredità Immateriali dell’Umanità. In Italia, invece, non esistono ancora norme specifiche per la loro salvaguardia; era mancata sino ad oggi, infatti, una concreta forma di tutela o di valorizzazione delle Eredità Immateriali, il che determina un evidente ritardo rispetto alle politiche culturali internazionali e soprattutto agli orientamenti dell’UNESCO che, nella citata Convenzione del 17 ottobre 2003, ha previsto ed auspicato per le Eredità Immateriali non solo un’attività di promozione e organizzazione, ma anche misure di tutela e salvaguardia.
Per dare una risposta a tali considerazioni, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione ha provveduto a istituire, con il D.A. n. 77 del 26 luglio 2005, il Registro delle Eredità Immateriali (REI) e il Programma Regionale delle Eredità Immateriali

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