Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

Etna, sabbia vulcanica: da un’“emergenza” ad un evento ormai “quotidiano”

UNPLI SICILIA, LA SPINA: "SABBIA VULCANICA: TERRITORI ALLO STREMO, SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE A SOSTEGNO DI IMPRESE E FAMIGLIE"

CATANIA, 9 AGOSTO – “Ormai da quasi sei mesi un’ampia fascia dell’hinterland etneo subisce inerme il devastante ripetersi di episodi di parossismo che stanno mettendo in ginocchio una consistente parte del tessuto economico. Siamo passati da un’“emergenza” ad un evento ormai “quotidiano”. Negli ultimi tempi si sono registrate importanti iniziative da parte della Regione che hanno coinvolto anche la Protezione Civile Nazionale e sembra si vada verso un auspicabile “Piano strutturale”, lo afferma il presidente del comitato Sicilia dell'Unpli (Unione Pro Loco d'Italia), Antonino La Spina.
“Il punto è che le risposte ai cittadini, costretti a pagare per la ripetuta pulizia di tetti e caditoie, agli imprenditori, alle prese con costi enormi per la rimozione della sabbia vulcanica da piazzali, tetti o attività ricettive, servono immediatamente. Il rischio concreto - prosegue - è quello di azzerare una parte di quel tessuto economico (a partire settore turistico-ricettivo) che dopo aver resistito alle chiusure imposte dall’emergenza pandemica, ha provato a fronteggiare anche il crollo delle presenze turistiche, ma non è in condizioni di sopportare gli oneri scaturenti dalle ripetute caduta di sabbia vulcanica”, prosegue presidente della Pro Loco di Sant’Alfio, Antonino La Spina.

“Non c’è dubbio che, per quanto apprendiamo, ci siano i fondi a disposizione dei Comuni, ma è necessario predisporre un piano strategico e immediato per fronteggiare in tempo reale i fenomeni di parossismo. Esattamente come accade in molte parti d’Italia con l’immediata entrata in funzione dei mezzi antineve” conclude La Spina.

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