Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Etna, sabbia vulcanica: da un’“emergenza” ad un evento ormai “quotidiano”

UNPLI SICILIA, LA SPINA: "SABBIA VULCANICA: TERRITORI ALLO STREMO, SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE A SOSTEGNO DI IMPRESE E FAMIGLIE"

CATANIA, 9 AGOSTO – “Ormai da quasi sei mesi un’ampia fascia dell’hinterland etneo subisce inerme il devastante ripetersi di episodi di parossismo che stanno mettendo in ginocchio una consistente parte del tessuto economico. Siamo passati da un’“emergenza” ad un evento ormai “quotidiano”. Negli ultimi tempi si sono registrate importanti iniziative da parte della Regione che hanno coinvolto anche la Protezione Civile Nazionale e sembra si vada verso un auspicabile “Piano strutturale”, lo afferma il presidente del comitato Sicilia dell'Unpli (Unione Pro Loco d'Italia), Antonino La Spina.
“Il punto è che le risposte ai cittadini, costretti a pagare per la ripetuta pulizia di tetti e caditoie, agli imprenditori, alle prese con costi enormi per la rimozione della sabbia vulcanica da piazzali, tetti o attività ricettive, servono immediatamente. Il rischio concreto - prosegue - è quello di azzerare una parte di quel tessuto economico (a partire settore turistico-ricettivo) che dopo aver resistito alle chiusure imposte dall’emergenza pandemica, ha provato a fronteggiare anche il crollo delle presenze turistiche, ma non è in condizioni di sopportare gli oneri scaturenti dalle ripetute caduta di sabbia vulcanica”, prosegue presidente della Pro Loco di Sant’Alfio, Antonino La Spina.

“Non c’è dubbio che, per quanto apprendiamo, ci siano i fondi a disposizione dei Comuni, ma è necessario predisporre un piano strategico e immediato per fronteggiare in tempo reale i fenomeni di parossismo. Esattamente come accade in molte parti d’Italia con l’immediata entrata in funzione dei mezzi antineve” conclude La Spina.

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