I Carabinieri del ROS hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro beni emesso dal Tribunale di Messina , su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, a carico di GALATI GIORDANO Vincenzo, attualmente detenuto, appartenente alla consorteria mafiosa dei “batanesi”, operante a Tortorici (ME) nonché sulla fascia tirrenica della provincia di Messina. I “BATANESI” avevano progressivamente esteso il loro controllo sul territorio dei Nebrodi e della fascia tirrenica messinese, all’area di Montalbano Elicona (ME), un tempo controllata dai “BARCELLONESI”, insediando una loro “cellula” nel territorio di Centuripe Messina, 30 settembre 2021 - I Carabinieri Carabinieri del ROS, con il supporto in fase esecutiva del Comando
Provinciale Carabinieri di Messina, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di
sequestro beni emesso dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione, su
richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, a carico di GALATI GIORDANO
Vincenzo, attualmente detenuto, appartenente alla consorteria mafiosa dei “batanesi”,
operante a Tortorici (ME) nonché sulla fascia tirrenica della provincia di Messina.
Il provvedimento trae origine dall’indagine Nebrodi condotta dal ROS che aveva
documentato come i “BATANESI”, a seguito della disarticolazione della famiglia mafiosa
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), avessero progressivamente esteso il loro controllo sul
territorio dei Nebrodi e della fascia tirrenica messinese, all’area di Montalbano Elicona
(ME), un tempo controllata dai “BARCELLONESI”, insediando una loro “cellula” nel
territorio di Centuripe, funzionale alle relazioni con esponenti del clan etneo “CAPPELLO”,
e inserendosi in alcune dinamiche criminali anche nelle aree di Regalbuto e di Catenanuova,
ove sono stati censiti rapporti con esponenti della criminalità organizzata locale e catanese.
Le indagini, inoltre, avevano evidenziato che la suddetta consorteria aveva sviluppato
rapporti, funzionali agli illeciti scopi associativi, con altre consorterie mafiose a livello
provinciale e ultra-provinciale.
Tre le varie attività delittuose, è emersa un’ampia e collaudata strategia per la commissione
di plurime truffe finalizzate all’indebita percezione di rilevanti contributi europei, erogati
dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (A.G.E.A.) a sostegno dell’agricoltura e della
pastorizia. GALATI GIORDANO Vincenzo - raggiunto il 15 gennaio 2020 da custodia
cautelare in carcere per associazione mafiosa nell’ambito della citata operazione Nebrodi - è
risultato figura di rilievo dei “batanesi”, tanto da averne retto le fila durante il periodo di
detenzione di BONTEMPO Sebastiano cl.’69, capo del citato gruppo criminale.
L’appartenenza dell’interessato al sodalizio mafioso è, peraltro, sancita dalle sentenze
definitive relative alle indagini Mare Nostrum e Montagna.
Il sequestro ha riguardato una società agricola utilizzata per l’indebita percezione di
contributi economici comunitari erogati dall’AGEA, un appartamento, un’autovettura e otto
rapporti bancari per un valore complessivo stimato di oltre 210.000 Euro.
Il provvedimento si inserisce in un’ampia manovra di contrasto alla criminalità di tipo
mafioso che l’Arma dei Carabinieri sta conducendo nel Distretto di Messina sotto la
direzione della locale Procura della Repubblica.
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