Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Palermo Pride, corteo annullato per il differente trattamento riservato agli eventi

Il corteo 2021 convocato per sabato 18 settembre non può svolgersi a causa delle restrizioni dovute ai contagi da Covid19 ma è palese un differente trattamento, lungo tutta Italia, riservato a eventi e manifestazioni di diverso carattere. Il commento del direttivo del Coordinamento Palermo Pride.

Palermo, 9 sett 2021 - “Ci dispiace dover comunicare che la parata del Palermo Pride che avevamo convocato per il 18 settembre 2021 non potrà svolgersi. Chi vive in Sicilia in particolare è al corrente della situazione dei contagi da Covid-19 che ha portato a una nuova fase di restrizioni, e che impedisce al coordinamento Palermo Pride di ottenere le autorizzazioni per lo svolgimento del corteo dalla Questura. È con rassegnazione che accettiamo questa decisione, nella consapevolezza che non siamo nelle condizioni di organizzare una parata delle dimensioni che abbiamo visto negli anni scorsi garantendo il rispetto di tutte le regole necessarie. Rileviamo però allo stesso tempo il differente trattamento che in tutta Italia è stato riservato a eventi e manifestazioni di diverso carattere, sapendo bene che ci sono stati svariati momenti in cui la volontà politica di chiudere un occhio ha prevalso sul rispetto delle restrizioni. 

Nel rispetto della comunità di persone - LGBTQIA+ e non - che decidono a ogni occasione di rinnovare la loro fiducia nel lavoro politico che cerchiamo di svolgere, abbiamo ritenuto di non poter assicurare in così poco tempo la riorganizzazione della parata in un evento stanziale. Chiediamo scusa a tutta la comunità che continua a restare, momentaneamente, privata del suo momento politico più rappresentativo per il secondo anno di fila. Non speriamo in questo modo di poter dare alla città il Pride che si merita, ma di fare quello che possiamo in una situazione che va al di là delle nostre possibilità pratiche e politiche. Nella convinzione che ne usciremo solo col contributo di tutte e tutti, ci stringiamo - metaforicamente - a voi tutte e tutti e vi aspettiamo per i prossimi eventi”.

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