Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Studenti disabili in Sicilia: "Solo confusione e ritardi, gestione burocratica inumana"

Assistenza studenti disabili, M5S: “Basterebbe applicare le norme esistenti, dalla Regione finora solo confusione e ritardi per mascherare la carenza di risorse finanziarie”. Ancora negati servizi agli studenti. Caronia "Gestione burocratica inumana da parte della Regione". 


Palermo, 27/10/2021 - "Oggi in commissione cultura dell'Assemblea Regionale Siciliana abbiamo audito i rappresentanti delle famiglie degli studenti con disabilità e i lavoratori Asacom (Assistenti alla comunicazione, ndr). Tutti continuano a lamentare giustamente la disastrosa gestione da parte della Regione per quanto riguarda il mancato rispetto delle linee guida per l'espletamento dei servizi di assistenza all'autonomia e alla comunicazione nelle scuole superiori. Linee guida che in molte province, tra cui quella di Palermo, non sono applicate. Non è possibile che con mille cavilli burocratici le Città metropolitane o i Liberi consorzi continuino a non applicare una legge regionale negando un diritto fondamentale a centinaia di ragazzi e ragazze con disabilità. Anche per quanto riguarda i servizi di assistenza igienico-personale oggi è emerso che continuano ad esserci gravissime criticità perché, ancora una volta con logiche burocratiche inumane, si continua a chiedere alle famiglie di certificare nuovamente la disabilità dei propri figli, nonostante questi abbiano tutti le attestazioni previste dalla legge 104. 

Come se tutto questo non bastasse, abbiamo registrato, e tanto i familiari quanto i lavoratori hanno pesantemente lamentato, l'assenza dell'Assessore Scavone che per l'ennesima volta non ha preso parte ai lavori della Commissione, mostrando un comportamento non solo poco istituzionale ma soprattutto sprezzante dei diritti e delle difficoltà che stanno vivendo centinaia di studenti e le loro famiglie." Lo ha dichiarato oggi Marianna Caronia al termine dei lavori della V Commissione (Cultura) che ha trattato il tema dei servizi per gli studenti con disabilità delle scuole superiori della nostra regione. 

“Chiediamo la puntuale applicazione delle norme esistenti e diffidiamo il dipartimento della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro a non creare più ostacoli al servizio di assistenza per gli studenti disabili. Qualunque vincolo, barriera, lungaggine burocratica dev’essere superato. Il servizio deve ripartire in fretta così da garantire il diritto allo studio agli studenti disabili siciliani”. Lo affermano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars, Giovanni Di Caro (vice presidente), Roberta Schillaci, Stefania Campo, Kerry Damante.

“Oggi in Commissione Cultura, formazione e lavoro, in maniera trasversale - spiegano i deputati - abbiamo annunciato una risoluzione in cui si chiede di operare seguendo i dettami delle norme: la nazionale 104/1992, le regionali 15/1991 e 24/2016, insieme alla più recente 10/2019 sul diritto allo studio. Basterebbe questo, infatti, per superare gli equivoci e la confusione generati dopo che l’assessore Scavone ha ottenuto un parere, peraltro non vincolante, del Cga sulle differenti competenze, tra Regione e Miur, in materia di assistenza di base e assistenza specialistica. In seguito a questo parere, alcuni enti locali hanno ritenuto di bloccare l’avvio del servizio di assistenza”. 

“Basterebbe applicare le stesse leggi esistenti - ricordano ancora - per evitare di chiedere, com’è stato fatto, nuove certificazioni (difficili da reperire per le famiglie) e già comprese nella L. 104. Basterebbe poi trasferire effettivamente le somme a Città metropolitane e Liberi consorzi per garantire l’avvio del servizio. Ricordiamo inoltre che in una precedente commissione congiunta V-VI era stata annunciata dal dipartimento una verifica sugli enti locali che frenavano la partenza del servizio, ma ad oggi non ne conosciamo gli esiti. Forse tanta burocrazia serve a mascherare la carenza di risorse, insufficienti rispetto ai fabbisogni di questa parte della popolazione studentesca? Il dubbio resta, mentre i nostri studenti più deboli dovrebbero essere una priorità per chi governa”, concludono i deputati. --

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