Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Enzo Basso e "I guastatori delle pipe": un'intrigata vicenda ambientata a Palazzo Cupane di Mirto

"I guastatori delle pipe" è il terzo romanzo di Enzo Basso, ambientato tra Palazzo Cupane a Mirto, Capo d'Orlando, Sant'Agata di Militello e Messina. Dopo la visita di una nota attrice, che fa assegnare un finanziamento al museo della moda di Mirto, dotato di una corposa esposizione di abiti d’epoca, dal Settecento al Novecento, donati da nobili casate siciliane, la terza, appassionante inchiesta della giornalista detective-Anna Dalù, nata dalla penna di Enzo Basso. Ancora scossa dalla morte del padre Beppe e dai sogni ricorrenti di un filo invisibile di lana che popola le sue notti insonni...

25/03/2022 - Nasce dopo la visita di una nota attrice, che fa assegnare un finanziamento al piccolo museo della moda di Mirto, per il quale la Soprintendenza ha bisogno di classificare e inventariare la corposa dotazione di abiti d’epoca, dal Settecento al Novecento, donati da nobili casate siciliane, la terza, appassionante inchiesta della giornalista detective-Anna Dalù, nata dalla penna di Enzo Basso, Clipping Edizioni, 12 euro, ora disponibile nelle principali librerie ed edicole, oltre che su Amazon, anche in versione Kindle. Ancora scossa dalla morte del padre Beppe e dai sogni ricorrenti di un filo invisibile di lana che popola le sue notti insonni, senza che lei riesca mai a trovare il bandolo della matassa, arrivata al museo di Palazzo Cupane, Anna Dalù si trova in una situazione inverosimile: una mano fa sparire gli abiti, li sposta e semina fili di diversi colori, da un piano all’altro del museo.


Mentre il fotografo Pulce impegna il suo obiettivo su crinoline, abiti da gran cerimonia, ventagli e lingerie, Anna Dalù cerca di distrarsi e non pensare ai vestiti appesi nel vuoto negli armadi, dopo la morte improvvisa del padre. Ma il ripetersi delle sparizioni al museo portano la giornalista giocoforza ad occuparsi del caso: a Mirto si crea una frattura politica tra il sindaco in carica e il suo predecessore che si sente sospettato delle incursioni e vuole assegnare un incarico all’agenzia Secret per scoprire gli autori dei furti. A bordo della sua inseparabile Ami 6, in questa terza avventura Anna Dalù che va alla scoperta dei tesori nascosti dei Nebrodi, trova spazio per il cuore. La giornalista incontra un geometra romano, Bruno Traversa, impegnato nei lavori al Porto di Sant’Agata Militello e sboccia una storia d’amore che aiuta Anna Dalù a riprendersi dal dolore della perdita del padre.

La giornalista segue con discrezione l’evoluzione delle indagini che diventano via via caso nazionale. L’incursore che si muove nell’ombra, fa trovare un manichino a forma di Pinocchio dentro il museo. Ma l’intuito di Anna Dalù, seguendo l’intreccio dei fili colorati di cotone, la porteranno a scoprire il piano di lavoro del sabotatore che si muove sotto un vigile occhio…

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