Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

“Sicilia-Ucraina”, nasce un'associazione di volontariato per promuovere la solidarietà

PALERMO, NASCE ASSOCIAZIONE “SICILIA-UCRAINA” NEL NOME DI ANNA KULISCIOFF E ANGELICA BALABANOFF.


8 mar 2022 - Nei giorni drammatici dell’aggressione russa contro l’Ucraina, si aggiunge alle tante iniziative fratellanza anche la costituzione a Palermo dell’Associazione “Sicilia-Ucraina”, soggetto giuridico di volontariato che intende promuovere la solidarietà, l’amicizia e il mutuo sostegno tra l’isola mediterranea ed il grande paese slavo. La prima proposta del sodalizio per sostenere la democrazia ucraina, aggredita dal dittatore Putin, è rivolta alle Università siciliane: gli aderenti chiedono l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per gli studenti ucraini che frequentano gli Atenei isolani, come ulteriore solidarietà verso un Paese vittima di una spietata guerra d’invasione da parte di un nemico senza scrupoli, che uccide civili e bambini. Ai Rettori siciliani si chiede anche l’introduzione di borse di studio in favore di studenti e ricercatori nati in Ucraina o i cui genitori siano originari dello stato. 

Tra i promotori dell’iniziativa, vi è il docente universitario Antonio Matasso, secondo cui «occorre far sentire la nostra vicinanza agli ucraini, ma anche a quei russi che non vogliono la guerra e aspirano a libertà e diritti, ad oggi sempre più negati dal regime putiniano. Sostenendo e amplificando le poche voci libere rimaste, non è da escludere che un numero via via crescente di soldati delle truppe nemiche si convincerà a disertare o arrendersi alle legittime autorità ucraine, per porre fine ad una strage mostruosa quanto vana. Abbiamo scelto non a caso – prosegue Matasso – di dedicare la neonata Associazione “Sicilia-Ucraina” ad Anna Kuliscioff ed Angelica Balabanoff, in occasione dell’8 marzo: si tratta di due donne nate entro gli attuali confini ucraini e poi naturalizzate come italiane, che hanno sempre combattuto contro le ingiustizie, le diseguaglianze, le discriminazioni, la sopraffazione, la violenza, i fascismi ed il nazionalismo. 

Due donne della comunità ebraica storicamente presente nelle terre ucraine, che sono state protagoniste della storia del socialismo democratico italiano ed europeo: la Kuliscioff fondando il Psi e come“ dottora dei poveri”, paladina dei diritti delle donne e degli sfruttati, amica della Sicilia; la Balabanoff come prima donna segretaria di un partito politico italiano (sempre il Psi), nonché, in seguito, come fondatrice del Psdi con Giuseppe Saragat, su posizioni nettamente antisovietiche e libertarie». L’associazione sta organizzando ulteriori iniziative di sostegno materiale a Kiev, insieme alle chiese cristiane ucraine, esprimendo una netta condanna di quei politici italiani che, per tornaconto o stoltezza, hanno in passato manifestato sostegno ed ammirazione verso la tirannia di Putin, il cui percorso verso una forma di totalitarismo appare ormai irreversibile. Matasso ha infine espresso il sostegno dei soci di “Sicilia-Ucraina” all’appello del Partito Radicale per il processo di adesione di Kiev all’Unione Europea. Frattanto, è già in fase di attivazione il sito Internet www.siciliaucraina.it.

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