Animali domestici: alta la quota di famiglie che accolgono animali in casa, al Nord-est (40,3%), nelle Isole (34,3%)

Quasi quattro famiglie su 10 hanno animali domestici. Nel Centro Italia è più alta la quota di famiglie residenti che accolgono animali in casa (42,7%). Seguono le famiglie residenti nel Nord-est (40,3%) e quelle del Nord-ovest (38,5%). Meno frequente la presenza di un animale domestico tra i residenti delle Isole (34,3%) e del Sud (31%).   18/12/2025 - L’Istat rileva nel contesto dell’Indagine multiscopo “I Cittadini e il Tempo libero” la presenza di animali domestici all’interno delle famiglie. I dati relativi al 2024 mostrano che in Italia oltre 10 milioni di famiglie, pari al 37,7% del totale, hanno almeno un animale domestico. Si stima che siano circa 25 milioni 500mila gli animali domestici nelle famiglie. Cani e gatti sono gli animali più presenti, circa il 33,9% delle famiglie ne ospita almeno uno. In particolare, il 22,1% delle famiglie ha uno o più cani mentre il 17,4% uno o più gatti. Il numero medio di cani per famiglia, tra quelle che ne possiedono, è par...

Ucraina, la scuola si prepara ad accogliere studentesse e studenti profughi

Ucraina, la scuola si prepara ad accogliere studentesse e studenti. Bianchi: “Costruiamo la pace attraverso la solidarietà e l’inclusione”. Inviata la nota con le prime indicazioni. Subito 1 milione a disposizione degli Istituti scolastici


Roma, 4 marzo 2022 - La scuola si prepara ad accogliere le studentesse e gli studenti ucraini che stanno arrivando nel nostro Paese. Il Ministero dell’Istruzione ha inviato oggi una nota alle istituzioni scolastiche con le prime indicazioni e le prime risorse previste per garantire il diritto allo studio e il supporto psicologico a bambine e bambini, ragazze e ragazzi in fuga dai territori coinvolti nella guerra in atto.

“La scuola italiana è pronta ad accogliere bambini e ragazzi ucraini - dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Come Ministero stiamo predisponendo indicazioni e risorse per sostenere le comunità scolastiche in questo impegno. La pace, sulla quale tutte le nostre studentesse e i nostri studenti stanno riflettendo in questi giorni, si costruisce con la solidarietà e l’inclusione. Stiamo lavorando per far sì che ogni bambino e ragazzo in fuga dalla guerra possa essere accolto con il sostegno necessario e proseguire il proprio percorso educativo e formativo”.

Le scuole e gli Uffici Scolastici Regionali si attiveranno per realizzare l’integrazione scolastica delle studentesse e degli studenti ucraini, assicurando quanto più possibile l'inserimento in Istituti vicini ai luoghi in cui troveranno asilo. Per garantire il massimo sostegno avranno poi cura di non disperdere la rete di relazioni dei nuclei familiari e di favorire il raccordo con le comunità ucraine stabilmente inserite in Italia.

Le istituzioni scolastiche potranno fare riferimento alle esperienze di peer education e peer tutoring e all’utilizzo sperimentato di materiale didattico bilingue o nella lingua madre, nell’accogliere i bambini e i ragazzi nella comunità scolastica. Accoglienza che non sarà limitata soltanto all’orario scolastico: il Ministero invita le comunità scolastiche a coinvolgere i nuclei familiari e a offrire occasioni di socializzazione anche in orario extra-scolastico. Il primo stanziamento previsto per sostenere le scuole che accoglieranno questi giovani è di un milione di euro e sarà ripartito sulla base delle esigenze che verranno manifestate dagli USR, in raccordo con le Prefetture competenti. Potrà essere utilizzato per sostenere i costi della mediazione linguistica e culturale, oltre che di tutto ciò che sarà necessario a garantire l'accoglienza di bambini e ragazzi e la loro alfabetizzazione.

In considerazione delle condizioni di fragilità delle studentesse e degli studenti che arriveranno, sarà fornita assistenza psicologica a loro e ai familiari. A tale scopo, le scuole potranno utilizzare i fondi stanziati per questo capitolo nella scorsa Legge di bilancio. Inoltre, gli USR coordinandosi con gli Enti locali, potranno attivare l’affiancamento di mediatori linguistici e culturali al personale scolastico.

La nota

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