Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Al Pacino: compie oggi 82 anni Michael Corleone de «Il Padrino»

Al Pacino compie oggi 82 anni. All'anagrafe Alfredo James Pacino, è nato a New York il 25 aprile 1940, nel quartiere di East Harlem, a Manhattan. Figlio di genitori italo-americani, Salvatore Pacino, ristoratore, e Rose Gerardi, casalinga, Al Pacino ha vissuto in Sicilia prima di diventare il grande attore che conosciamo.


[25/04/2022] - Il padre Salvatore ha origini a San Fratello, piccolo comune dei Nebrodi dove si parla il dialetto gallo-italico, mentre la madre Rose ha origini a Corleone, nella città metropolitana di Palermo, località d'interesse naturalistico, nei pressi del bosco della Ficuzza e la Cascata delle due Rocche. Corleone è assurta agli onori della cronaca per aver dato i natali a boss mafiosi come Luciano Liggio, Bernardo Provenzano, Salvatore Riina e i fratelli Bagarella, ma pure all’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, nato a Corleone. Via tumultuosa e animo ribelle, Al Pacino non sarà uno studente modello, anzi avrà vistose lacune in ambito scolastico. Pluribocciato, interrompe gli studi all’età di 17 anni e scappa di casa per vivere alla giornata.
Lustrascarpe, operaio, se ne torna in Sicilia negli anni ’60: “per mangiare e mantenere un tetto sopra la mia testa, decisi di vendere ad una donna più anziana di me l’unico bene che potevo offrire: il mio corpo”.

A 30 anni la svolta: viene ammesso all’Actors Studio. È l’inizio di una carriera che nel 1993 consentirà ad Al Pacino di vincere il premio Oscar quale migliore attore protagonista in Profumo di Donna, nel ruolo del Tenente Colonnello Frank Slade. Ma tornerà nuovamente in Sicilia per ricostruire le sue origini e incontrare i parenti siciliani.
Al Pacino si identifica con Michael Corleone, ne Il Padrino, di Francis Ford Coppola: proprio durante le riprese Al Pacino ‘sbarca’ a Corleone, alla ricerca dei parenti della madre, i Gelardi, accompagnato da due grandi stelle, Andy García e Diane Keaton.

A San Fratello, paese d’origine del padre, Salvatore Pacino, non è mai più tornato. Benny Caiola, l’imprenditore possessore della più grande collezione di Ferrari al mondo, amico di Pacino, si era impegnato a riportare l’attore nella cittadina dei Nebrodidi, ma la morte ha infranto la promessa e il sogno degli abitanti di San Fratello.
Ma la Sicilia torna ancora nella vita (artistica) di Al Pacino: Savoca e Forza d'Agrò, oggi divenute celebri location, scelte da Francis Ford Coppola, nel 1971, per girarvi alcune scene de «Il Padrino», fanno dimenticare e scolorire del tutto le ‘marachelle’ giovanili di Al Pacino, quando faceva il gigolò per la sopravvivenza, in cambio di vitto ed alloggio.

Foto: Kindly granted by Thomas Schulz from Vienna, Austria

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