Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

La Meloni a Messina all'attacco del Reddito di Cittadinanza, sempre più al centro di indagini e truffe

Messina, Parlamentari M5S: “Da Meloni ennesimo intollerabile attacco al RdC. Chi pontifica dai palchi non conosce le difficoltà quotidiane di milioni di famiglie. Adesso la prossima battaglia è il salario minimo”. Questa mattina dal palco di Piazza Cairoli a Messina, Giorgia Meloni ha lanciato l’ennesimo attacco al Reddito di Cittadinanza.


Messina, 1 giugno 2022 - È inaccettabile che chi, come Giorgia Meloni, vive da decenni solo di politica e percepisce da anni lauti stipendi, si permetta di attaccare le fasce più deboli del Paese che, prima del Reddito di Cittadinanza, non riuscivano neppure a mettere un piatto caldo a tavola. Chi pontifica dai palchi, forse, non conosce la realtà e le difficoltà che vivono quotidianamente milioni di famiglie italiane. La verità è che, grazie a questa misura, abbiamo finalmente realizzato una rete di protezione sociale in favore di milioni di italiani che vivevano in condizioni di disagio economico. Il Reddito ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza, soprattutto durante i mesi più duri della pandemia e continua a salvaguardare le fasce più deboli della nostra società.

Sono inaccettabili anche le continue strumentalizzazioni e l’ingiusta narrazione alimentate da mesi da Giorgia Meloni che, anche oggi, ha definito il Reddito di cittadinanza uno ‘strumento diseducativo’ per i giovani perché darebbe loro lo stimolo a rimanere a casa sul divano piuttosto che lavorare. Una bufala bella e buona smentita dai dati.
Piuttosto, se si vuole contribuire a migliorare la vita degli italiani è necessario garantire loro condizioni lavorative migliori e dignitose e, in questa direzione, è imprescindibile approvare il salario minimo che rappresenta un’altra battaglia di equità sociale.

Siamo stanchi di sentir dire da alcuni politicanti che i nostri giovani sono fannulloni, che preferiscono stare seduti sul divano a far nulla piuttosto che lavorare. La verità è che, in Italia, ancor oggi, migliaia di lavoratori percepiscono salari da fame, dai 3 ai 5 euro l’ora. Una situazione inaccettabile.
Giorgia Meloni, prima di attaccare, dovrebbe sapere che oltre il 45% dei beneficiari del Reddito di cittadinanza è costituito dai ‘lavoratori poveri’, cioè da persone che un lavoro ce l’hanno, ma ricevono uno stipendio inadeguato che non permette loro di vivere dignitosamente. Non si tratta, quindi, di fannulloni ma di oltre 830 mila lavoratrici e lavoratori italiani.

Per questo motivo, noi del Movimento 5 Stelle abbiamo depositato al Senato il disegno di legge per l’introduzione del salario minimo orario, a prima firma di Nunzia Catalfo, con cui si potrebbe garantire ai lavoratori italiani un salario dignitoso. Ora tocca alle altre forze politiche rispondere al nostro appello, per ridare finalmente dignità alle lavoratrici e ai lavoratori italiani. Aspettiamo una risposta anche da Giorgia Meloni”, così in una nota i parlamentari messinesi nazionali e regionali del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Antonio De Luca e Valentina Zafarana.

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