Tindari: lavori nei pressi del sentiero “Coda di Volpe”, in
assenza delle necessarie autorizzazioni. I Carabinieri sequestrano l’intera area. I Carabinieri di Patti hanno dato esecuzione al sequestro preventivo di un’area ubicata in località Tindari, nei pressi del sentiero “Coda di Volpe”, nella zona della Riserva naturale orientata “Laghetti di Marinello”. Informazione di garanzia al proprietario, sottoposto ad indagini per avere realizzato una strada/pista in zona sismica e su beni paesaggistici, mediante distruzione o deturpamento di bellezze naturali, rimozione di ripari e collocamento pericoloso di cose.
Tindati (Me), 17/06/2022 - Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Patti hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo
emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti (ME), su richiesta della locale Procura
della Repubblica, diretta dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, di un’area ubicata in località Tindari di Patti, nei
pressi del sentiero “Coda di Volpe”, nella zona della Riserva naturale orientata “Laghetti di Marinello”,
notificando, contestualmente, l’informazione di garanzia al proprietario, sottoposto ad indagini per avere, in
assenza del permesso per costruire e delle ulteriori, necessarie denuncia e autorizzazione, realizzato una
strada/pista, in zona sismica e su beni paesaggistici, mediante distruzione o deturpamento di bellezze
naturali, rimozione di ripari e collocamento pericoloso di cose.
La misura cautelare reale scaturisce dall’esito del sopralluogo recentemente eseguito dai Carabinieri della
Stazione di Patti, su delega della Procura della Repubblica, emessa sulla scorta dell’informativa inizialmente
presentata dal Servizio Aree Protette della V Direzione Ambiente e Pianificazione della Città Metropolitana
di Messina. Nello specifico, i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno riscontrato la recente esecuzione di
lavori nella predetta località, consistiti nella realizzazione di una strada/pista, della lunghezza di circa 100
metri per una larghezza di circa 6 metri, mediante sbancamento del promontorio, rimozione del pietrame ed
estirpazione della vegetazione tipica dell’area protetta.
I militari della Stazione Carabinieri di Patti hanno
altresì documentato, anche attraverso filmati e fotografie, come sia stato rimosso un tratto di steccato in
legno, realizzato per delimitare il sentiero “Coda di Volpe”, al fine di consentire il transito sui luoghi di cui si
tratta del mezzo meccanico utilizzato per la realizzazione dei lavori, così determinando una condizione di
pericolosità per l’incolumità pubblica, corroborata dal possibile distacco di grossi blocchi rocciosi
posizionati lungo la scarpata che sovrasta i “Laghetti di Marinello”, lasciati, senza le debite cautele, in
posizione instabile sul ciglio della falesia e in terreno vulnerabile all’azione battente delle piogge.
Nell’ambito dell’attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Patti, i Carabinieri della
locale Stazione hanno accertato l’assenza, oltre che del permesso per costruire, anche della denuncia prevista
per la realizzazione delle predette opere in zona sismica e della necessaria autorizzazione per l’esecuzione di
lavori su beni paesaggistici, da cui è derivata la distruzione e alterazione delle bellezze naturali della Riserva
naturale orientata “Laghetti di Marinello”, caratterizzata da macchia mediterranea con specie di particolare
pregio naturalistico.
Pertanto, i militari della Stazione Carabinieri di Patti, nella mattinata hanno dato esecuzione al
provvedimento di sequestro preventivo dell’intera area, delimitandola e affidandola in custodia al
proprietario, come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante.
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