Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Nebrodes: il libro «Bianco di Mannara» di Enzo Basso al Galante di Patti

Nebrodes book al Galante di Patti, il ritrovo Liberty, tra i più blasonati di Sicilia, propone sabato 6, ore 19, la presentazione del libro di Enzo Basso, «Bianco di Mannara». Il volume è il quarto della serie “ I guastatori”, la fortunata collana con l’estrosa protagonista, Anna Dalù, giornalista investigativa che dal castello di Roccavaldina, si sposta per le sue indagini in tanti luoghi della nostra Trinacria. 

Patti (Me), 5 ago 2022 - «Bianco di Mannara» sarà presentato per la prima volta da Salvo Presti curatore di Sicilia Mater, l’attrice Beatrice Damiano avrà il compito grazie a due letture del testo di far entrare gli spettatori nell’atmosfera suggestiva del romanzo. Enzo Basso, con un tocco di grande eleganza, racconta la storia di un’inchiesta partita da oltre oceano su dei conti correnti fantasma che conducono Anna Dalù, sulle tracce di Angelo Sinatra, uomo misterioso dal patrimonio segreto di 92 milioni di euro, a Mirabella Imbaccari. La giornalista arrivata nel paesino scopre che l’insospettabile milionario è morto, lasciando i suoi beni a Bianco, il suo adorato cane. 

Si tratta di un lascito condizionato: occorre rintracciare i cinque cugini di Sinatra che vivono ai quattro angoli del globo da Sidney al Venezuela, prima di aprire la seconda clausola del testamento, nascosta nel ciondolo d’argento appeso al collare della bestiola. Bianco, l’esemplare di pastore di Mannara siciliano, che ha vegliato immobile la salma del padrone per due interi giorni, sarà per una serie di coincidenze funamboliche, tipiche della narrazione di Basso, trasferito in una fattoria di capre girgentane a Nicosia, dove farà amicizia con altri animali difendendoli eroicamente da un attacco alato che arriverà improvviso dal cielo. Il libro è un’ode alle peculiarità dei velcri da pastore: lealtà e difesa di uomini e animali amici a qualunque costo, è una fonte inesauribile di notizie sconosciute sul microcosmo Sicilia, come la nascita della tecnologia dei taxi di New York che parte proprio dl paesino di Mirabella Imbaccari, secondo lo stile inconfondibile di Enzo Basso: ottimo giornalismo legato a doppio filo con momenti di struggente poesia.

«Bianco di Mannara» è disponibile sui principali portali on line.

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