Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Socialdemocratici: il simbolo del Sole nascente torna nell’agone politico

ROMA: SIMBOLO DEI SOCIALDEMOCRATICI TORNA SULLA BACHECA DEL VIMINALE, A DISPETTO DELLE IMITAZIONI. ED È POLEMICA CON DI MAIO.


Roma, 16 agosto 2022 - Alla conclusione delle operazioni di deposito dei contrassegni presso il ministero dell’Interno, i Socialdemocratici esprimono la loro soddisfazione per aver completato le operazioni idonee a riportare il simbolo del Sole nascente nell’agone politico. Il partito, che ha per segretario nazionale Umberto Costi, schiera infatti il solo emblema, tra i tanti presentati, che riporta con coerenza la scritta “Socialdemocrazia” e rappresenta esplicitamente la continuità del partito fondato nel 1947 da Giuseppe Saragat. I Socialdemocratici, saldamente collocati in una posizione di sinistra riformista, parteciperanno alle prossime elezioni, politiche e regionali, con l’ambizione di essere parte attiva di un’alleanza che faccia da argine ad ogni forma di populismo, sovranismo ed antieuropeismo. Di certo, a dispetto di notizie di stampa riguardanti «una non meglio precisata associazione», non sono e non saranno alleati con la formazione politica di Luigi Di Maio. 

Come sottolineano in una nota il segretario organizzativo Claudio Maria Ricozzi ed il responsabile per la comunicazione del partito Antonio Matasso, «probabilmente, allo stesso modo in cui il ministro degli Esteri ha scambiato tempo fa un paese per un altro, oggi ha confuso per la vera Socialdemocrazia un’associazione costituita all’ultimo momento da un esiguo numero di persone, giocando peraltro sugli acronimi e senza aver depositato alcun simbolo elettorale, semplicemente perché i soci di quel sodalizio non possono farlo». Ricozzi e Matasso sottolineano infine che nel partito milita la maggioranza di coloro i quali sono rimasti socialdemocratici negli ultimi venticinque anni, unitamente ad alcuni che hanno militato anche nel Psi, ricevendo lettere accorate da persone molto vicine al presidente Saragat, con apprezzamenti per «chi ha presentato il simbolo del Sole nascente al Viminale, mantenendolo nel tradizionale alveo della sinistra».

Nello scorso. mese di maggio, in concomitanza con la riorganizzazione dei Socialdemocratici, altre due iniziative di frangia si erano mosse nello stesso campo: quella dell’associazione culturale “Proposta Socialista Democratica Innovativa” alleata con Di Maio e presieduta da Mario Calí, nonché un’altra legata alla pretesa dell’ex segretario Carlo Vizzini di recuperare il vecchio simbolo, da un soggetto che i Socialdemocratici ritengono non titolato a detenerlo. La scelta dei socialisti democratici saragattiani è stata dunque quella di aggiornare lo storico simbolo e lo statuto per arrivare al 13 agosto a depositare il contrassegno, con l’approvazione della maggioranza della comunità umana e politica legata a Giuseppe Saragat. Un gruppo che «in questi anni, al contrario di qualche ex socialdemocratico, non è andato in giro a destra e a manca in cerca di lidi più comodi».

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