Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Test medicina: 1.000 posti in meno, un ennesimo paradosso

Test medicina: Apprendi (Cento Passi), 1.000 posti in meno rispetto al fabbisogno. “Da anni – aggiunge – il numero di posti messi a bando è inferiore al fabbisogno e questo ha portato ad un ennesimo paradosso: mancano i medici da formare con le specializzazioni".

Palermo, 6 settembre 2022 – “Sono quasi mille i posti in meno banditi quest’anno per il test d’accesso alla facoltà di medicina che si è svolto oggi. Mille posti in meno rispetto a quanto stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha fissato il fabbisogno di medici e odontoiatri per il 2022 a 18.095 unità. Pertanto il Ministero avrebbe dovuto bandire altrettanti posti. In realtà, e in maniera del tutto illegittima, ha bandito solo 17.206 posti”. Lo dice Pino Apprendi, candidato nella lista Cento Passi, alle elezioni del 25 settembre prossimo, per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana.

“Da anni – aggiunge – il numero di posti messi a bando è inferiore al fabbisogno e questo ha portato ad un ennesimo paradosso: mancano i medici da formare con le specializzazioni. Lo scorso anno sono stati banditi oltre 18.000 posti e quasi 3.000 sono rimasti vacanti. Quest’anno hanno preso parte al concorso 15.000 medici e non si sa ancora quante borse sono previste. Se il dato dei posti messi a bando dovesse essere simile a quello dello scorso anno, avremo altre 3.000 borse che andranno perse”.

“Non ci sono medici da formare – conclude Apprendi – perché il test d’accesso lede il diritto allo studio e blocca la possibilità di formare nuovi medici. Il sistema sanitario nazionale è oggi al collasso, la gestione dell’emergenza covid ne è stata la prova, tanto che molte regioni si trovano oggi costrette a richiamare i pensionati o medici stranieri. Dopo i 500 operatori sanitari cubani richiesti dalla Calabria e le interlocuzioni avviate in Puglia per reclutare medici dall’Albania, la Sicilia si è rivolta all’Argentina”.

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