Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

Asini e cavalli salvati da un incendio rischiano di finire nel piatto dei siciliani

"SALVATI DA UN INCENDIO, RISCHIANO DI FINIRE SUL PIATTO DEI SICILIANI". LAV: PRESIDENTE SCHIFANI INIZI IL SUO MANDATO SALVANDO LE VITE DI 25 CAVALLI E ASINI DA SVENDITA E MACELLAZIONE

11 ott 2022 - Sono sopravvissuti ad un incendio ma rischiano di essere svenduti all’asta se non interverrà urgentemente il neo Presidente della Regione Renato Schifani. Questa è infatti purtroppo, a oggi, la sorte di 6 asini e 19 cavalli tenuti allo stato semi-brado all’interno dell’Azienda Pilota regionale per l’allevamento dell’Asino Ragusano che si trova in zona Calaforno (Ragusa). Il Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana ne ha, difatti, deciso l’alienazione, così come definito nel Programma degli Interventi 2022, sia per ragioni economiche che per un diverso interesse verso il progetto di conservazione dell'asino Ragusano.

Un anno fa un violento incendio ha commosso l’opinione pubblica nazionale con le immagini di un’area naturale devastata e con i corpi degli animali che non ce l’avevano fatta.
Oggi proprio quei sopravvissuti rischiano – nella migliore delle ipotesi - di essere svenduti ed allontanati da relazioni affettive nei vari gruppi di specie, che verranno separati per finire presumibilmente in contesti ben diversi rispetto a quello attuale. Nella peggiore delle ipotesi la loro fine potrebbe essere il macello, in quanto registrati come DPA, ovvero “destinati alla produzione di alimenti”.

Sappiamo infatti per esperienza diretta, come a queste aste partecipino soprattutto commercianti e allevatori della filiera alimentare, interessati all'acquisto di animali per la macellazione. E il prezzo per chilo di peso vivo, come indicato nel bando, definisce il tipo di vendita.

“Premessa la ovvia contrarietà della LAV a qualsiasi tipo di allevamento e di macellazione, - ha dichiarato Nadia Zurlo, Responsabile Area Equidi LAV- riteniamo assurdo che un’area naturale non metta in atto una pianificazione controllata delle nascite animali affinché non si verifichi una potenziale necessità di ridimensionamento”.“Presidente Schifani chiediamo il Suo urgente intervento per annullare l'asta pubblica, ridefinire il piano di interventi del parco, stanziare i fondi necessari per il mantenimento in vita di questi animali e in ultimo adottare una moratoria delle nascite attraverso mezzi naturali, come la separazione dei maschi dalle femmine, o attraverso la sterilizzazione dei maschi” ha concluso Zurlo.

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