Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

Cateno De Luca: la scelta di Schifani di affidarsi ai capi di gabinetto è illegittima

REGIONE. DE LUCA: ILLEGITTIMA LA SCELTA DI SCHIFANI DI AFFIDARSI AI CAPI DI GABINETTO. PROCEDA SUBITO ALLA NOMINA DEGLI ASSESSORI. “Quanto dichiarato dal Presidente Schifani nelle scorse ore, circa la possibilità di affidarsi ai capi di gabinetto per la gestione degli assessorati in attesa della formazione della giunta regionale è assolutamente fuori da ogni norma.”

Palermo, 16 ott 2022 - Lo dichiara il leader di Sicilia Vera-Sud chiama Nord Cateno De Luca commentando la scelta del presidente Schifani di affidarsi alla collaborazione dei capi di gabinetto, per dare continuità all’azione amministrativa dei dodici assessorati. “La L.R. 28 ottobre 2020, n. 26 ("Norme relative al funzionamento della forma di governo regionale, alla nomina ed alla revoca degli Assessori, alla conclusione anticipata della legislatura, in attuazione degli articoli 9, 10 e 8-bis dello Statuto della Regione"), spiega De Luca, è chiara a proposito. Il comma 4 dell’articolo 3 in particolar modo chiarisce che fino al giuramento degli Assessori, il Presidente adotta gli atti di ordinaria amministrazione di competenza della Giunta regionale e degli Assessori. È dunque il monarca Schifani che deve colmare il vuoto degli assessori.

Senza poi tralasciare il fatto che la legge prevede che i capi di gabinetto nel momento in cui decade assessore che li ha nominati decadono automaticamente rimanendo a ricoprire il ruolo di dirigente. Quindi a questo punto stiamo assistendo ad una doppia violazione delle norme. I capi di gabinetto non hanno titolo in questa fase a fare alcunché, anzi non dovrebbero neanche essere più in carica. Invitiamo dunque il Presidente Schifani a voler rivedere la sua posizione e la decisione assunta attenendosi, lui che si vanta di essere uomo di legge, proprio a quelle norme che al momento sta invece ignorando. Le responsabilità sono da ricercare anche in chi ha preceduto Schifani, ovvero Musumeci. È proprio infatti in virtù di quella legge regionale voluta da lui, la numero 26 del 28 ottobre 2021, che prevede che gli assessori possono esercitare le proprie funzioni solo dopo il giuramento davanti all'Assemblea Regionale Siciliana che tutto oggi è bloccato.

In precedenza, invece il presidente della Regione eletto subito dopo la proclamazione procedeva a nominare la giunta che immediatamente era nel pieno dei propri poteri. Schifani ammetta dunque che se oggi è in questo stato di impasse la responsabilità è del governo Musumeci per aver approvato una inutile e dannosa normativa e proceda, assumendosi la responsabilità come un presidente della regione deve fare, senza perdere ulteriore tempo, a nominare la giunta per far fronte alle numerose emergenze.”

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