Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Corte dei conti, Cateno De Luca: "Lo dicevamo, i bilanci della Regione Siciliana sono farlocchi"

REGIONE. CORTE DEI CONTI CONTRO LA REGIONE. DE LUCA: ECCO LA CONFERMA DI QUANTO ABBIAMO SEMPRE DENUNCIATO. I BILANCI DELLA REGIONE SONO FALSI

24/10/2022 - “La notizia di oggi circa la pronuncia della Corte dei conti sull’irregolarità del bilancio regionale 
2020, afferma il leader di “Sicilia Vera – Sud chiama Nord” Cateno De Luca, non fa che confermare quanto abbiamo sempre denunciato, ovvero che i bilanci della regione sono farlocchi. Lo ripetiamo da anni senza aver mai ottenuto risposte né dall’assessore Armao né dallo stesso Musumeci. Oggi arriva la tegola della Corte dei conti che nero su bianco certifica un buco da oltre un miliardo di euro. Il Governo Musumeci, quello dalle carte in regola, ha approvato i bilanci senza tenere conto delle norme vigenti al momento dell’approvazione. Nel 2019 è stato proposto un bilancio in violazione del diritto di base. La Corte dei conti oggi fa due osservazioni contestando la decisione di spalmare in 10 anni invece che in tre il maxi-disavanzo scoperto a fine 2018 pari a 866.903.662 euro e il finanziamento delle autolinee pubbliche e private in forza di una legge poi dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale contestando la spesa di 161.163.169 euro.

Si fa riferimento ad uno squilibrio di circa un miliardo ma noi sappiamo che in realtà il buco è molto più profondo e su questo metteremo in atto un’operazione verità. Il vero falso è infatti nel rapporto tra le società della regione e il socio unico che è la regione stessa, lì si nasconde un buco enorme che vogliamo approfondire. 

Sui conti della regione ci sarà da fare un lavoro di verità perché i siciliani devono sapere queste carte in regola dove sono. Intanto Schifani sappia che in aula non passerà più un atto contabile se non si mette nero su bianco come stanno le cose. L’era dei bilanci fasulli è finita. Ricordiamo inoltre al monarca Schifani che ancora aspettiamo di sapere dove sono andati a finire i 45 milioni di euro stanziati con delibera di giunta e destinati ai comuni per evitare aumento Tari. Noi aspettiamo, così come aspettiamo la nomina del dirigente generale del dipartimento acque e rifiuti, con delega a proporre le proposte PNRR, in vista della scadenza del bando per finanziare il potenziamento delle reti fognarie e depuratori. Siamo all’opposizione, sono un deputato eletto dai siciliani e i nostri quesiti, piaccia o no a Schifani, meritano delle risposte.”

Commenti