Centri comunali raccolta ed isole ecologiche: per la corretta gestione dei rifiuti a livello territoriale

Realizzazione, adeguamento, potenziamento e ampliamento Centri comunali raccolta ed isole ecologiche. SRR chiede finanziamento da oltre 8 milioni per 17 progetti 4nov 2025 - “Promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse". Con questo obiettivo la SRR, la Società di Regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti, guidata dal presidente Salvatore Mondello, ha presentato 17 progetti per accedere al finanziamento previsto dall'avviso dei bandi PR FESR Sicilia pubblicato dal Dipartimento regionale Acque e Rifiuti. Forza D'Agrò, Milazzo, Scaletta Zanclea, Castroreale, Venetico, Spadafora, Itala, Rometta, Fiumedinisi, Santa Lucia del Mela, Villafranca, Torregrotta, Nizza di Sicilia, Santa Teresa di Riva e Pace del Mela hanno trasmesso alla SRR i singoli progetti per ottenere le agevolazioni previste per la realizzazione e/o ampliamento/potenziamento/ adeguamento di Centri Comunali di Raccolta e la realizzazione e il pote...

In Sicilia 100 scuole a rischio chiusura per la norma che porta il numero minimo degli alunni da 600 a 900

Manovra: Flc Cgil Sicilia, in Sicilia 100 scuole a rischio chiusura

Palermo, 30 novembre 2022 – “La norma prevista nella manovra del governo nazionale, che porta il numero minimo degli alunni per scuola da 600 a 900, rischia di far chiudere nei prossimi anni solo in Sicilia 100 scuole circa. Una scelta inaccettabile poiché figlia di una visione politica che vede la scuola alla stregua di una qualsiasi voce di spesa su cui risparmiare e non come un investimento culturale ed educativo sulle nuove generazioni”. Lo dice il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza.

“Nell’anno in corso – spiega – le scuole siciliane autonome sono 812, di cui 12 sottodimensionate. Quest’ultime hanno mantenuto la loro autonomia in virtù di una deroga ai parametri nazionali, che ha consentito almeno per l’anno in corso la riduzione del numero minimo di alunni da 600 a 500 per tutte le istituzioni scolastiche e da 400 a 300 per quelle situate nelle piccole isole e nei comuni montani”.

“Il calo della natalità – continua Rizza – non può essere una valida giustificazione. La Sicilia ogni anno perde circa 15.000 studenti anche perché migliaia di famiglie emigrano a causa della mancanza di lavoro e la decisione del governo di dare una stretta al reddito di cittadinanza non farà altro che aggravare questo triste fenomeno”.

“Inoltre, accorpare il numero delle istituzioni scolastiche autonome – aggiunge – non solo ridurrà pericolosamente la presenza di presìdi istituzionali, soprattutto nelle zone più critiche della nostra regione, ma comporterà una riduzione significativa di posti di lavoro, a cominciare dai dirigenti scolastici, direttori amministrativi, personale Ata e non solo”.

“Nonostante il quadro drammatico elaborato dalla Svimez (l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno) – conclude Rizza – nel suo rapporto 2022, che prevede chiaramente un peggioramento della condizione economica della Sicilia, con il concreto rischio di un aumento della povertà, il governo cancella dalla sua agenda politica la questione meridionale, riduce drasticamente il numero delle scuole e si preoccupa soprattutto di difendere i nostri confini per arginare l’immigrazione, quando il vero problema della nostra terra è l’emigrazione e lo spopolamento di tutto il Mezzogiorno”.

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