Il presidente della Regione Renato Schifani, con nota odierna indirizzata all'assessore regionale e al dirigente generale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo, in relazione alla partecipazione della Regione Siciliana alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, ha chiesto di adottare la revoca in autotutela di ogni atto potenzialmente produttore di danno e responsabilità in capo alla Regione Siciliana.
Palermo, 12/01/2023 - L'apposita e puntuale direttiva è conseguente all'accertamento ispettivo svolto dall'Avvocatura generale della Regione, che, in merito all'affidamento dell'evento "Sicily, Women and Cinema", non ha ravvisato piena correttezza nell'applicazione dell'articolo 63 del Codice degli appalti, che prevede la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.
Il presidente della Regione Renato Schifani ieri ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione Siciliana alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, in quanto nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza.
Nel dettaglio il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento secondo l’art. 63 del Codice degli appalti (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara).
Con il documento inviato Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, "non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto". La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione.
Offrendo l’ausilio della segreteria generale, del dipartimento regionale del Bilancio e Tesoro e dell’ufficio legislativo e legale, il presidente Schifani ha precisato che, "in esito agli approfondimenti", l’amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione Siciliana.
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