Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

Tartarughe marine: dalla plastica alle eliche dei natanti, le tartarughe vittime di incidenti

SOS TARTARUGHE MARINE, SU LABORIUSA.IT VIA AL CROWDFUNDING PER SOSTENERE IL NUOVO OSPEDALE CHE NASCERÀ AD ACICASTELLO (CATANIA). «L'inquinamento da plastica è oramai una delle minacce più frequenti per la fauna marina, spesso letale per le Caretta Caretta, che non riescono a sopravvivere per lacerazioni, ostruzioni o perforazione del tratto gastrointestinale»

CATANIA, 24/01/2023- L’ecosistema di un mare che è brutalmente invaso dall’uomo riserva tantissimi pericoli a chi lo abita per natura: dalla plastica alle eliche dei natanti, dagli ami alle reti da pesca, spesso le tartarughe che popolano le nostre coste, anche se ben corazzate, rimangono vittime di incidenti che ne compromettono le funzionalità vitali. «L'inquinamento da plastiche, per esempio, è oramai una delle minacce più frequenti per la fauna marina, spesso letale per le tartarughe – sentinelle del nostro mare - che scambiano i rifiuti per meduse e non riescono a sopravvivere per lacerazioni, ostruzioni o perforazione del tratto gastrointestinale», sottolinea Luigi Calabrese, presidente del Fondo Siciliano per la Natura – SWF onlus, associazione siciliana che, con i suoi volontari, si occupa della gestione dei Centri Recupero, con il supporto di medici veterinari.

È sulla scia di questa grande emergenza che presto ad Acicastello (Catania) nascerà l’ospedale per il recupero, la cura e la riabilitazione delle tartarughe marine. Un progetto che è sbarcato sulla piattaforma di crowdfunding www.laboriusa.it per essere sostenuto da tutti coloro che rispettano, proteggono e si prendono cura (con amore) del nostro ambiente. «Le coste della Sicilia Orientale – continua Calabrese - sono frequentate da Caretta Caretta ed altre specie affini, che percorrono il Mediterraneo secondo regolari flussi di migrazione, e sostano lungo le nostre spiagge per la deposizione delle uova. Per tale motivo, Fondo Siciliano per la Natura ha proposto all’Amministrazione di Acicastello di allocare il Centro Recupero Tartarughe Marine all’interno della ex Biblioteca Comunale (locale abbandonato e da ristrutturare interamente), proprio sulla scogliera, in prossimità del porto di questo centro marinaro, ricco di storia e di opportunità legate alla tutela della biodiversità che, partendo proprio dal mare, si estende all’intera Biosfera. Ecco perché l’associazione si occuperà anche del monitoraggio della fauna acquatica, delle specie aliene e dei cetacei, in collaborazione con altri Enti che già lo fanno». Grazie al progetto “SOS Tartarughe” potranno nascere anche in Sicilia Orientale, sale chirurgiche, radiologiche e vasche per l’ospitalità, per supportare una degenza spesso lunga e difficoltosa.

Un progetto tutto da costruire: «Le attrezzature saranno finanziate da Invitalia/Cultura Crea a seguito di aggiudicazione di bando pubblico – continua Calabrese - ma le opere murarie, di impiantistica e di adeguamento dell’immobile sarà a totale carico dell’Associazione e si svilupperanno in connessione diretta con l’Attrattore Culturale di riferimento (ex Manifattura Tabacchi, Catania) per tutti gli aspetti concernenti la divulgazione degli aspetti etici, culturali, educativi delle attività previste».

Grazie alla #gentelaboriusa tutti potranno contribuire con un piccolo gesto per il finanziamento dell’impianto elettrico, completo di illuminazione esterna del sito: l’obiettivo da raggiungere è di 3mila euro.

Commenti