FURTI PRESSO UN’AZIENDA DI GLIACA DI PIRAINO. I CARABINIERI DELLA OMPAGNIA DI PATTI ESEGUONO UNA MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI DUE SOGGETTI, ARRESTANDONE, IN FLAGRANZA, UN TERZO TROVATO IN POSSESSO DI OLTRE MEZZO CHILO DI MARIJUANA.
2 maggio 2023 - Alle prime ore del mattino di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Patti hanno dato esecuzione a
un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della
locale Procura della Repubblica, diretta dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di 2 persone, di cui 1
sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico e 1 all’obbligo di dimora, sul
cui conto il Giudice ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di “furti pluriaggravati in
concorso” e nei confronti di soltanto uno di essi quelli relativi alla “violazione delle prescrizioni inerenti alla
Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno”.
Due distinti furti di materiale termoidraulico
L’operazione è il risultato di un’attività investigativa, condotta dai Carabinieri Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia di Patti (ME), con il supporto della Stazione di Piraino (ME), da cui è emerso
il grave quadro indiziario nei confronti degli odierni indagati, in relazione a due distinti furti di materiale
termoidraulico commessi nel trascorso mese di febbraio presso la sede di una società dichiarata fallita
nell’aprile 2021.
La denuncia-querela sporta dal curatore fallimentare
Le indagini, che hanno tratto origine dalla denuncia-querela sporta all’inizio del mese di
febbraio scorso dal curatore fallimentare della predetta società, per i furti di materiali termoidraulici, elettrici
e sanitari, per un valore complessivo pari a euro 80.000 circa, commessi, nel corso del tempo, sono state
condotte tramite i tradizionali servizi di osservazione, la visione delle immagini registrate dai sistemi di
videosorveglianza presenti nella zona interessata e l’analisi del traffico telefonico delle utenze
d’interesse, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati.
Tale
quadro è stato ulteriormente corroborato da una perquisizione delegata, durante le indagini, dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, nel corso della quale si è addivenuti al
rinvenimento e al sequestro di parte della refurtiva, poi riconosciuta senza ombra di dubbio dall’avente
diritto, grazie anche ad univoci segni distintivi, nonché ad un capo di abbigliamento indossato da uno
degli indagati all’atto della commissione di un furto. In tale contesto è altresì emerso come uno degli
indagati, sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di
dimora, al fine di commettere i reati contestatigli si fosse allontanato dal comune di abituale dimora, in
assenza della prevista autorizzazione.
Tre arresti per tentato furto presso la medesima azienda
Nel medesimo contesto, nel corso di un servizio condotto al fine di prevenire la reiterazione dei furti
presso la medesima azienda e di raccogliere eventuali ulteriori elementi a supporto delle ipotesi di reato
oggi contestate, all’inizio del trascorso mese di aprile, militari della Stazione Carabinieri di Piraino
hanno arrestato tre soggetti per tentato furto presso la medesima azienda, nella quale si erano introdotti
previa forzatura di un infisso.
Rinvenuta marijuana per più di 570 grammi.
Nella mattinata odierna, nel corso delle operazioni condotte per l’esecuzione della misura cautelare, i
militari di questa Compagnia Carabinieri intervenuti presso una delle due abitazioni occupate dagli
indagati, si sono imbattuti in un 21enne di origine romena che, alla vista dei militari, ha tentato di
allontanarsi portando al seguito uno zaino, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto sostanza
stupefacente del tipo marijuana, per un peso complessivo pari a oltre 570 grammi.
Arrestato in flagranza un 21enne
Pertanto, i militari
hanno arrestato – in flagranza di reato – il 21enne e sequestrato la sostanza stupefacente, che sarà
inoltrata al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri per le analisi qualitative e quantitative.
Al termine delle formalità di rito l’indagato sottoposto agli arresti domiciliari con applicazione del
braccialetto elettronico è stato condotto presso la propria abitazione, mentre il 21enne, arrestato in
flagranza di reato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” è stato tradotto presso la
Casa Circondariale di Barcellona P.G., entrambi a disposizione delle Autorità Giudiziarie
rispettivamente competenti, al pari dell’ulteriore indagato, a cui sono state notificate tutte le prescrizioni
inerenti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione
dalle 21:00 alle 06:00 del giorno seguente, tutti i giorni, al netto di eventuali specifiche autorizzazioni.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non
colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
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