Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

"Caregiver" familiari e disabilità: ma in Sicilia saranno certi i servizi promessi dal PNRR?

DISABILITÀ, DALLA REGIONE SICILIANA 1,8 MLN DI EURO PER I DISTRETTI SOCIO-SANITARI. RCS: «LA STRADA PER GARANTIRE LA SALUTE DEI FRAGILI: FORMARE CARGIVER E RISORSE MULTIDISCIPLINARI PER LE CASE DI COMUNITÀ». Sicilia, disabilità: RCS sui fondi della Regione per i "caregiver" familiari. Disabilità, servizi alla persona e risorse economiche. Sono già certi i sussidi del “Fondo per la disabilità e per la non autosufficienza” dell’annualità 2021 che l’assessorato della Famiglia e delle Politiche sociali della Regione Siciliana sta destinando ai caregiver: saranno liquidati 1.870.000 euro ai distretti sociosanitari siciliani da redistribuire con i “Bonus caregiver”. Il 65% andrà alle persone che assistono disabili gravi e il 35% a coloro che supportano i disabili gravissimi.


26/06/2023 - «Ben venga il sostegno economico ai caregiver – spiega Pieremilio Vasta coordinatore regionale di Rete Civica della Salute – ma in Sicilia saranno altrettanto certi i servizi alle persone promessi dal PNRR?». Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede la realizzazione delle Case di Comunità, la cui efficienza si misurerà sulla qualità dei servizi sanitari e sociali effettivamente complementari da assicurare. Ecco perché la Rete Civica della Salute vede nella dotazione e formazione delle risorse umane competenti la migliore forma di tutela sanitaria e sociale a garanzia dei soggetti svantaggiati. 

«Nei contesti domestici quanto in quelli sanitari, l’aiuto economico alle famiglie è fondamentale, ma ciò che incide sulla qualità di vita e di salute dei soggetti ultimi beneficiari sono soprattutto i servizi da devolvere e assicurare. I caregiver famigliari vanno formati per rispondere al meglio ai bisogni della persona fragile assistita. Essi devono poter conoscere a fondo i metodi più adeguati per affrontare le criticità».

E sulla pianificazione strategica della medicina di prossimità Vasta precisa «si punti con lungimiranza a investire sulla preparazione delle risorse umane multidisciplinari a supporto delle Case di Comunità, che non siano concepite solo come luogo fisico di coabitazione del sanitario col sociale, che già sarebbe un primo passo. Bensì siano esse stesse la convergenza ed integrazione di tutte le risorse che la comunità può esprimere: quelle delle istituzioni locali, dell’ASP e dei Comuni, oltre che delle istituzioni sociali, del Terzo Settore e del volontariato civico. 

Le Case di Comunità devono reggersi su tutti questi pilastri e devono essere orientate alla costruzione della "salute” e del “benessere" nella vita quotidiana delle persone. È questo il senso reale della co-progettazione e co-programmazione con gli utenti».

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