Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Reddito di cittadinanza: Stromboli e Vulcano, denunciati 6 percettori per truffa aggravata

CONTROLLI DEI CARABINIERI SUI BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA. 6 I DENUNCIATI CON UN DANNO ALL’ERARIO DI OLTRE 80.000 EURO. TRA GLI INDAGATI ANCHE PROPRIETARI DI IMMOBILI E CONVIVENTI CON ALTRE FONTI DI REDDITO.

15/07/2023 - Proseguono le verifiche dei Carabinieri sui soggetti beneficiari della percezione del reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina hanno effettuato uno screening sui percettori del reddito residenti nell’arcipelago eoliano. All’esito degli accertamenti, i militari delle Stazioni dell’Arma di Stromboli e Vulcano hanno denunciato 6 persone per truffa aggravata, per aver percepito, senza averne diritto, il sussidio statale del reddito di cittadinanza.

Dalle indagini è emerso che due percettori risultavano conviventi con le rispettive madri

destinatarie di altre fonti di reddito; uno in particolare era anche proprietario di diversi immobili.

Gli altri quattro percettori, invece, tra cui una donna straniera, avevano falsamente attestato di

essere residenti in altri comuni, omettendo di dichiarare la loro convivenza con persone destinatari

di altre fonti di reddito.


All’esito delle verifiche, i Carabinieri hanno accertato che l’I.N.P.S., Ente che eroga il beneficio, ha

corrisposto in favore degli indagati oltre 80.000 euro. Pertanto, sono state attivate le procedure per il

recupero delle somme illecitamente percepite e per l’immediata sospensione del sussidio.

L’attività costituisce parte dell’azione di contrasto dei Carabinieri del Comando Provinciale di

Messina nei confronti dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza, nell’ambito della quale,

nel giugno scorso, i militari della Compagnia di Taormina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di

Messina, hanno deferito 39 persone, risultati illecitamente percettori del sussidio statale.

Commenti