Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Anziani: a Messina i maschi hanno perso 10 mesi di vita attesa

 

Istat. L’indice di vecchiaia italiano al 1° gennaio 2023 ha raggiunto il suo massimo storico: ci sono 193 anziani ogni 100 giovani. Tuttavia esso è più basso nell’insieme delle 14 città metropolitane (183 anziani per 100 giovani), con un’intensità del fenomeno molto diversa tra i territori.

4 ago 2023 - A Nord si osserva un grado di invecchiamento più consistente, che raggiunge il suo apice a Genova (273 anziani per 100 giovani); fa eccezione Milano, in cui l’indice di vecchiaia risulta al di sotto sia della media delle 14 città metropolitane sia di quella nazionale. Anche la città metropolitana di Cagliari è molto più vecchia della media metropolitana. I territori del Sud invece sono mediamente “più giovani”, ad esclusione di Messina.

Nelle città del Nord la ripresa comincia già dal 2021, mentre per quelle del Sud, probabilmente colpite dalla scia della seconda ondata pandemica e di quelle successive, solo dal 2022 comincia a riassorbirsi lentamente il divario di sopravvivenza rispetto al 2019. Le stime del 2022 mostrano, rispetto al periodo pre-pandemico, una perdita complessiva più contenuta, ma maggiore nelle città metropolitane di Messina, Reggio Calabria e Cagliari per gli uomini che, su base 2019, hanno perso 10 mesi di vita attesa a Messina e 8 mesi nelle altre due città; tra l’altro, come si è visto, questi territori metropolitani al Sud hanno un più elevato grado di invecchiamento. Per le donne la perdita complessiva maggiore riguarda Reggio Calabria e Venezia (-9 mesi).

Nell’insieme delle città metropolitane, al 1° gennaio 2023, quasi un quarto della popolazione ha 65 anni e più (il 23,4% del totale), lievemente inferiore alla media nazionale (24,1%) e in forte aumento rispetto a trent’anni fa (15,3% nel 1993). L’incidenza degli anziani è più elevata nelle città metropolitane del Nord e minore in quelle del Sud, ad eccezione di Messina e Cagliari. 

Genova ha la maggiore quota di anziani (29,1%) e Napoli quella minore (quasi il 20%); emerge una maggiore presenza nei poli urbani rispetto alle prime due cinture. Fra i territori metropolitani, l’incremento di questa fascia di popolazione nell’arco dell’ultimo trentennio è maggiore a Cagliari (+15 punti percentuali), seguita da Bari, Torino e Venezia.

Commenti