Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Memorie ritrovate: in esposizione a Paternò il patrimonio archeologico restituito

Dai magazzini della Soprintendenza di Catania alle aule del liceo de Sanctis di Paternò. Memorie ritrovate: il primo percorso interculturale siciliano di legalità archeologica. Lunedì 29 Aprile – ore 11 -  Liceo  liceo statale “Francesco de Sanctis” in via Fogazzaro 18 a Paternò.

26/04/2024 - “E’ un evento importante e di rilevante interesse didattico culturale che vede la Scuola protagonista, che si trasforma, per un momento in Museo, in quanto per la prima volta 55 reperti archeologici scelti tra gli oltre 200 facenti parte di una raccolta privata sono stati messi a disposizione dalla Soprintendenza di Catania per essere presentati nel percorso espositivo allestito all'interno del Liceo”.  Lo ha annunciato Irene Donatella Aprile, Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Catania.

Lunedì 29 Aprile, per la prima volta in assoluto, verranno mostrati 55 reperti archeologici risalenti al VI – VII secolo a.C. e per questa esposizione, sarà una scuola a trasformarsi in Museo. E’ l’archeologia che va in mezzo ai giovani. Un patrimonio archeologico che sembrava perduto, ora invece sarà in esposizione per la prima volta!

“ Come Archeoclub D’Italia, siamo orgogliosi di questo lavoro, di restituzione alla comunità scolastica  - ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia - e quindi ai possibili fruitori come i docenti, i genitori, gli stessi studenti e i cittadini di un patrimonio che sembrava perduto. Cogliamo il senso del progetto e la sua ricaduta sul piano culturale, didattico, educativo e turistico; ne cogliamo il valore e la portata in ambito regionale e nazionale”.

Parte da Paternò il progetto Memorie ritrovate con in esposizione il patrimonio archeologico restituito alla comunità, a tutta la società.

“Parte da Paternò una rivoluzione nel segno della cooperazione culturale. Si chiama Memorie ritrovate ed è una mostra unica nel suo genere perché porta per la prima volta in una scuola siciliana – luogo simbolo di educazione e crescita culturale – i beni archeologici restituiti alla Soprintendenza di Catania nel 2019 grazie all’Archeoclub d’Italia e conservati nei suoi depositi – ha annunciato Francesco Finocchiaro Consigliere Nazionale dell’Archeoclub D’Italia -  frutto di un ritrovamento casuale. Il progetto è primo in Italia insieme al Liceo Tasso di Roma.

L’ inaugurazione avverrà  lunedì 29 aprile alle ore 11.00 nell’aula magna del liceo statale “Francesco de Sanctis” in via Fogazzaro 18 a Paternò”.

La scuola diventa museo dell’identità culturale.

“La scuola, dunque anche come memoria dell’identità culturale e anche museo del patrimonio culturale. Sarà, infatti, il patrimonio appartenente alla nostra storia ad andare verso i ragazzi e non viceversa.

E’ stato infatti grazie a un lavoro sinergico tra la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania e l’associazione Archeoclub d’Italia con la sua sede di Ibla Major di Paternò, che si è giunti all’esposizione tra le aule del liceo statale De Sanctis di Paternò. Un lavoro condotto dai soci dell’associazione – ha continuato Fionocchiaro - gli avvocati Paolo Di Caro e Carmelo Tirenna, insieme al funzionario della sezione archeologica dottoressa Michela Ursino. Scopo primario dell’operazione è quello direstituire al territorio, e dunque alla collettività, il patrimonio disseminato nelle tante raccolte private o nei depositi dei musei evidenziando la necessità di rendere fruibili questi beni e continuare a sostenere il lavoro delle forze dell’ordine, impegnate ogni giorno nella lotta contro i ladri di memoria”. 

Tutto parte dalla Carta di Catania, innovazione normativa, oggi esportata a livello nazionale e grazie alla quale le Soprintendenze stanno iniziando a far conoscere un patrimonio archeologico mai esposto! Il progetto è stato finanziato dall’Ars e dall’assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, con il patrocinio della Fondazione Federico II e dell’Archeolcub d’Italia. La mostra sarà visitabile dal 29 aprile al 31 maggio 2024”.

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