Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Prodotti agricoli: i prezzi alla produzione sono cresciuti in Calabria (+11,2%), in Sicilia (+8,1%)

Il clima continua a penalizzare l’agricoltura. La produzione e il valore aggiunto del settore agricoltura, silvicoltura e pesca si riducono nel 2023, rispettivamente, dell’1,8% e del 2,5% in termini reali. L’occupazione registra una flessione del 2,4%. Forte calo per la produzione in volume di vino (-17,4%) e frutta (-11,2%). In diminuzione anche florovivaismo (-3,9%), olio d’oliva (-3%), attività di supporto (-1,6%) e comparto zootecnico (-0,9%). Nel 2023 prosegue la crescita dei prezzi di vendita dei prodotti agricoli (+3,9%), in particolare dei prodotti zootecnici (+7,1%). Si riducono, invece, i prezzi dei beni e servizi impiegati (-2,5%) dopo i forti rialzi registrati nell’ultimo biennio.

L’agricoltura sul territorio: dalle ripartizioni alle regioni

A livello territoriale, l’analisi dei risultati del 2023 mostra una riduzione della produzione agricola in

volume in tutte le ripartizioni geografiche, ad eccezione del Nord-ovest dove si è registrato un

incremento del 2,3%. Nel dettaglio, per il Nord-est si è registrato un calo del 3,9%, per il Centro del

2,9%, per il Sud del 2,8% e per le Isole dell’1,2%. In termini di valore aggiunto, le divergenze nelle

dinamiche si amplificano ulteriormente, con il Nord-ovest che segna una crescita in volume del 5,5%,

mentre il Nord-est rileva una contrazione del 7,5%, il Centro del 4,6%, il Sud del 2,2% e le Isole

dell’1,3%.

Ad influenzare il buon andamento del Nord-ovest sono state, in particolare, le dinamiche positive di

Lombardia e Piemonte; il risultato negativo del Nord-est è stato determinato soprattutto da

Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, mentre quello del Centro è stato influenzato da Umbria e

Marche e, nel Sud, da Puglia e Abruzzo.

In termini di classifiche regionali, il decremento percentuale più rilevante della produzione in volume

è stato registrato dal Friuli-Venezia Giulia (-6,1%), mentre l’incremento maggiore è stato quello della

Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (+2,6%). Risultati simili si riscontrano anche negli andamenti del valore

aggiunto in volume, con primato negativo per Friuli-Venezia Giulia (-13,8%) e il migliore risultato per

la Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (+8,7%).

I prezzi alla produzione sono cresciuti in quasi tutte le regioni, soprattutto in Calabria (+11,2%),

Abruzzo (+8,8%) e Sicilia (+8,1%), con una leggera diminuzione solo in Veneto (-0,8%) e Piemonte (-

0,2%). Per i prezzi degli input (consumi intermedi), si è avuta una diminuzione generalizzata che ha

riguardato, in particolare, Lombardia (-5,0%), Piemonte (-4,4%) e Veneto (-3,5%), mentre si è rilevato

un aumento solo per Campania (+3,2%), Puglia (+1,7%) e Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (+1,6%).

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