Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

Andrea Camilleri diventa digitale, racconti e immagini a disposizione di tutti

L’archivio di Andrea Camilleri diventa digitale. La Direzione Generale Archivi dà notizia della pubblicazione online dell’archivio, navigabile dal nostro sito e da un indirizzo dedicato. Articoli, racconti e immagini a disposizione di tutti.

Roma, 7 ottobre 2024 – In attesa di celebrare nel 2025 il centenario dalla nascita, l’Associazione Fondo Andrea Camilleri – grazie al lavoro della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio – sta completando la digitalizzazione dell’archivio dello scrittore che da oggi diventa consultabile attraverso una piattaforma online organizzata in diverse sezioni: gli scritti editi e inediti (poesie e racconti, ma anche saggi, articoli, presentazioni, relazioni e interventi pubblici di varia natura); le regie teatrali a partire dai primi anni ’50 e i saggi delle sue classi di regia all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico negli anni ’70-’80; il lavoro in Rai come regista di prosa radiofonica e come delegato alla produzione; la corrispondenza e una cospicua mole di rassegna stampa sulla sua opera e attività pubblicistica. Sono presenti inoltre fotografie e audiovisivi. 

L’archivio e la biblioteca, curati personalmente da Andrea Camilleri conservano l’eredità culturale dell’autore e ricostruiscono il suo percorso umano e intellettuale che attraversa buona parte del Novecento. La condivisione, la fruibilità e l’accessibilità di tale patrimonio sono finalità perseguite dallo stesso Camilleri e intrinseche alla concezione del lavoro culturale e artistico come bene comune. L’archivio digitale, consultabile all’indirizzo https://archivio.fondoandreacamilleri.it/, consente l’accesso alla banca dati con ricerca libera per il recupero delle informazioni, con ricerca per serie, che documentano le attività svolte dallo scrittore nel corso della sua vita professionale, e selezione tramite filtri, per l’esplorazione mirata e contestuale della documentazione.

L’archivio di Andrea Camilleri è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel giugno del 2021. Da allora, la Soprintendenza ha effettuato una serie di interventi di schedatura, riordinamento e inventariazione degli archivi grazie un finanziamento complessivo di 45mila euro da parte della Direzione Generale Archivi. Inoltre la DGA ha assegnato 4.500 euro all’archivio per la realizzazione del progetto “Andrea Camilleri e la Rai. Fonti per una storia di regie e produzioni” con Convenzioni di ricerca scientifica.

“L’archivio di Andrea Camilleri è un vero e proprio scrigno di tesori sulla vita e sull’attività artistica dello scrittore. Lui stesso in vita aveva più volte celebrato gli spazi archivistici definendoli “eternamente vivi perché sono la memoria del nostro passato”. Da oggi, grazie al magnifico lavoro del Fondo Camilleri e della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, esaudiamo il suo desiderio di condivisione e di fruizione del patrimonio culturale”, dichiara Antonio Tarasco, Direttore generale Archivi.

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