11/12/2025 - L’atteso appuntamento comincerà con la proiezione del film
rivelazione a Venezia 2022, opera prima del regista siciliano Vincenzo Pirrotta che sarà presente e
riceverà il premio per la regia e l’interpretazione.
Un pugno nello stomaco che lascia senza fiato fino alla fine e meditare sul lato marcio e oscuro
della società, dal quale è partita l’idea del film e di questa storia senza lieto fine. "Spaccaossa" è un
dramma tipico della letteratura verista o di pasoliniana memoria che si è consumato realmente nella
periferia palermitana e venuto a galla sui notiziari nell’agosto del 2018, successivamente consacrato
come opera cinematografica.
Per il suo primo film da regista Pirrotta si è circondato di eccellenze del cinema siciliano. La storia
narra di Vincenzo, che fa parte di una banda di truffatori, che nei dintorni di Palermo si occupa di
provocare fratture a persone comuni e simulare incidenti in cambio di una fetta degli indennizzi
assicurativi. Quella degli "spaccaossa" è un'organizzazione meticolosa, ma Vincenzo ha qualche
problema a reclutare nuovi clienti, a convincere i vecchi, come il reticente Macchinetta, a pagare.
Incoraggiato dall'anziana madre con cui vive, inizia perciò a pensare di coinvolgere Luisa, una
giovane ragazza tossicodipendente a cui si è avvicinato per aiutarla.
Vittime, carnefici e l'intero microcosmo palermitano che ruota loro attorno, sono accomunati dalla
povertà e dal bisogno di trovare una soluzione a qualunque costo, sia esso perfino una valigia piena
di pesi lasciata cadere su un arto in tensione.
Il film si avvale delle preziose presenze di Luigi Lo Cascio, nel ruolo di un invalido cocciuto che si
rifiuta di pagare, la sempre memorabile Aurora Quattrocchi nei panni di una madre "anima nera" di
Munziana memoria, e poi volti affidabili come Giovanni Calcagno, nel ruolo di Michele, e Rossella
Leone, in quello di Patrizia, insieme a Ninni Bruschetta, Simona Malato, e lo stesso Pirrotta che si
sobbarca il ruolo di protagonista.
Loro, come altri ancora, accumulano micro-storie che si sommano in un ritratto atmosferico di una
città e di un sistema sociale. Disperati che si mangiano l'un l'altro, nella desolante scala di grigi di
un direttore della fotografia d'eccezione come Daniele Ciprì e la sceneggiatura dello stesso Pirrotta,
Ignazio Rosato, Salvo Ficarra e Valentino Picone.
L’opera cinematografica, firmata nella produzione da Tramp Limited, Rai Cinema e Sicilia Film
Commission, è stata candidata ai David di Donatello e Nastri d’Argento per il miglior regista
esordiente ed è stato definito film rivelazione a Venezia 2022.
Al termine della proiezione del film, ad ingresso gratuito e che ricordiamo è vietato ai minori di 14
anni, saranno consegnati i riconoscimenti a Vincenzo Pirrotta, Giovanni Calcagno e Rossella Leone
che entrano così a pieno titolo a far parte del cast dei premiati al Castelbuono Film Festival che
annovera gli attori Leo Gullotta, Simona Malato, Fabrizio Ferracane, Alessio Vassallo, lo
sceneggiatore Lirio Abbate ed i registi Pasquale Scimeca, Giovanni Virgilio e Francesco Costabile.
“Un pugno allo stomaco”, “Un film che frantuma il cuore”, “Crudo, intenso, potente”, “Un esordio
registico eccezionale”, sono alcuni dei titoli assegnati all’opera prima di Vincenzo Pirrotta,
protagonista della terza edizione di Castelbuono Film Festival, che continua ad essere un’opera
cinematografica che mette in luce un girone infernale del disagio umano.
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