Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

MAFIA, SONIA ALFANO (IDV): “ANCHE PER IL PONTE SULLO STRETTO INFILTRAZIONI MAFIOSE”

Palermo, 8 Giu. “Come dimostrato dall’operazione che ha portato oggi all’arresto di 46 persone appartenenti ai clan Gallico-Morgante-Sgro’-Sciglitano e Bruzzise-Parrello per gli appalti della Salerno-Reggio Calabria, le mafie si infiltrano facilmente nelle realizzazioni delle grandi opere“. Lo afferma Sonia Alfano, europarlamentare di Italia dei Valori e Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia.

“Chissà -si chiede l’europarlamentare- se chi parla di rinascita per la Sicilia e per Messina attraverso la costruzione di quel mostro che è il ponte sullo Stretto ha valutato i rischi di enormi quantità di soldi pubblici gestiti e manipolati dalle mafie. Dell’inchiesta ‘Brooklyn’ della DDA di Roma, che si interessa di un’operazione della mafia siculo-canadese per investire 5 miliardi di euro provenienti dal traffico di droga sull’affare ponte -sottolinea- nessuno vuole parlarne.

Gli appalti per le grandi opere ed i fondi ad essi collegati non sono sufficientemente monitorati -prosegue- non esistono controlli adeguati su forniture e nei cantieri. Le misure di prevenzione del crimine sono del tutto insoddisfacenti e la Sicilia continua a subire la violenza di una politica affarista e incurante dell’interesse dei cittadini. Il governo si preoccupi del fatto che Sicilia e Calabria implodono socialmente ed economicamente e consenta ai cittadini delle due regioni di avere l’acqua corrente e di poter usufruire di trasporti quantomeno degni di questo nome -conclude Sonia Alfano- invece di costruire ponti per fagocitare miliardi di euro versati da precari e famiglie“.

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