Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

MAFIA, SONIA ALFANO (IDV): “ANCHE PER IL PONTE SULLO STRETTO INFILTRAZIONI MAFIOSE”

Palermo, 8 Giu. “Come dimostrato dall’operazione che ha portato oggi all’arresto di 46 persone appartenenti ai clan Gallico-Morgante-Sgro’-Sciglitano e Bruzzise-Parrello per gli appalti della Salerno-Reggio Calabria, le mafie si infiltrano facilmente nelle realizzazioni delle grandi opere“. Lo afferma Sonia Alfano, europarlamentare di Italia dei Valori e Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia.

“Chissà -si chiede l’europarlamentare- se chi parla di rinascita per la Sicilia e per Messina attraverso la costruzione di quel mostro che è il ponte sullo Stretto ha valutato i rischi di enormi quantità di soldi pubblici gestiti e manipolati dalle mafie. Dell’inchiesta ‘Brooklyn’ della DDA di Roma, che si interessa di un’operazione della mafia siculo-canadese per investire 5 miliardi di euro provenienti dal traffico di droga sull’affare ponte -sottolinea- nessuno vuole parlarne.

Gli appalti per le grandi opere ed i fondi ad essi collegati non sono sufficientemente monitorati -prosegue- non esistono controlli adeguati su forniture e nei cantieri. Le misure di prevenzione del crimine sono del tutto insoddisfacenti e la Sicilia continua a subire la violenza di una politica affarista e incurante dell’interesse dei cittadini. Il governo si preoccupi del fatto che Sicilia e Calabria implodono socialmente ed economicamente e consenta ai cittadini delle due regioni di avere l’acqua corrente e di poter usufruire di trasporti quantomeno degni di questo nome -conclude Sonia Alfano- invece di costruire ponti per fagocitare miliardi di euro versati da precari e famiglie“.

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