Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

MILAZZO, FIRMA L’APPELLO PER SAKINEH

L’assessore alle Pari Opportunità, Stefania Scolaro, invita i milazzesi a firmare l’appello per salvare la vita a Sakineh Mohammadi Ashtiani
Milazzo,  1 sett. 2010 – L’assessore alle pari opportunità del Comune, Stefania Scolaro ha voluto lanciare un appello ai milazzesi per invitarli a firmare l’appello lanciato da Amnesty (e ripreso anche dal quotidiano “Repubblica”) per salvare la vita a Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni, madre di due figli, detenuta nel braccio della morte nel carcere di Tabriz, nord-ovest dell'Iran e condanna a morte per lapidazione per "adulterio durante il matrimonio", accusa che lei ha negato.

“Non è possibile – ha affermato l’assessore – che nel terzo millennio possano ancora esserci situazioni così assurde. Il mio vuole essere un appello, seppur comprendo territorialmente limitato, per sollecitare la comunità, nella consapevolezza che l’Italia da anni, come è noto, è impegnata nel portare avanti alle Nazioni Unite iniziative per la moratoria e, in prospettiva, l'abolizione della pena di morte. Credo che anche con Teheran si debba sviluppare il tema dei diritti umani attraverso un dia-logo basato il più possibile sulla piena fiducia ed il rispetto reciproci".

Per firmare l’appello occorre cliccare su questo link:
http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/IT/appelliForm.php/L/IT/ca/216

L’Ufficio Stampa

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