Gioiosa Marea, ai domiciliari per 3 anni, condannato per violenza sessuale e atti persecutori

GIOIOSA MAREA (ME): CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE E ATTI PERSECUTORI AGGRAVATI. ARRESTATO DAI CARABINIERI. 4 mag 2024 - Nella serata di martedì scorso, i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea, in esecuzione dell’ordinanza per la carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina, hanno arrestato un 58enne del luogo, condannato ad anni 3 di reclusione per i delitti di violenza sessuale e atti persecutori aggravati commessi a partire dal maggio 2018, in danno dell’allora fidanzata. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalla sostituzione della pena detentiva in carcere con quella della detenzione domiciliare, per la stessa durata, vagliata e disposta dall’Ufficio di Sorveglianza di Messina, sulla scorta della sentenza del Tribunale di Tempio Pausania (SS) del maggio 2021, confermata dalla competente Corte d’Appello e divenuta irrevocabile nel marzo di quest’anno. I fatti per cui l’uomo è stato condannato alla predetta pena risalgono

CACCIA: GLI ANIMALISTI DIFFIDANO LA REGIONE SICILIANA, STOP ALLA STAGIONE

PALERMO, 1 SET 2009 - L'Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha diffidato la Regione Sicilia, nelle persone del presidente Raffaele Lombardo e dell'assessore all'Agricoltura Michele Cimino, ad autorizzare l'apertura della stagione venatoria, prevista per dopodomani, in mancanza del pieno recepimento di quanto disposto dal Tar della Sicilia con la sentenza del 17 luglio scorso. I giudici amministrativi siciliani, accogliendo il ricorso presentato da Enpa, Lav e Legambiente, hanno deciso di sospendere il calendario venatorio 2009/2010, approvato lo scorso 15 aprile, ''poiche' in palese violazione di quanto previsto dalla legge 157/1992 e dai pareri dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale) in materia di prelievo venatorio''. ''Numerosi i punti finiti sotto la lente dei giudici - si legge in una nota - tra questi la possibilita' di cacciare la beccaccia oltre il termine ultimo fissato dall'Ispra; la possibilita' per le doppiette di sparare alla lepre italica in modo indiscriminato su tutto il territorio siciliano; la mancata previsione del divieto di caccia lungo le rotte di migrazione dell'avifauna, come invece espressamente stabilito dalla legge 157/1992. Ieri l'assessore all'Agricoltura ha emanato un decreto con cui vengono accolti rilievi dei giudici amministrativi, ''ma solo limitatamente al divieto di caccia lungo le rotte di migrazione'', proseguono gli animalisti. ''La sentenza del Tar risale al 17 luglio - commenta l'Enpa - le autorita' regionali dunque hanno avuto oltre un mese di tempo per adeguarsi''. (ANSA)

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