Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

MESSINA, L'ETICHETTATURA DEL PESCATO NON INDICA IN QUALE SECOLO...

Messina, lì 10.09.09 - Nel 2007 veniva cancellata la norma della legge n. 204/2004 che prevedeva l’obbligo di indicare la provenienza, in etichetta, di tutti i prodotti alimentari. Dopo quasi due anni poche le associazioni o i rappresentati di categorie che si sono attivati per fare un aggiornamento dell’elenco degli alimenti “targati” cioè quelli che ancora devono riportare l’indicazione all’origine e relativi dati. Da parte nostra, sicuramente con poca competenza in materia, vorremmo portare all’attenzione l’etichettatura di uno di questi prodotti alimentari: Il pesce. La normativa prevede che:
Pesce. Anche se venduti in porzioni, tutti i pesci devono riportare l’indicazione dell’origine e cioè:
- se pescato in mare, con relativa zona di cattura;
- se pescato in acque dolci ;
- se allevato.

La zona di pesca può essere indicata anche con il numero corrispondente della zona FAO (per esempio n.1 Atlantico nord occidentale, n.8 mar Mediterraneo), ma deve essere esposta una tabella di riferimento a disposizione del consumatore. L’obbligo dell’indicazione non vale per i prodotti ittici trasformati come il tonno in scatola, i bastoncini, il salmone affumicato, i surgelati confezionati in porzioni o ricettati (baccalà con patate, zuppa di pesce, ecc.).

Rileviamo con stupore che la normativa, assurdamente, non dispone l’obbligo di indicazione della data del pescato. Cioè, la pesca può anche essere stata effettuata nel Mediterraneo ma non si indica in quale … secolo, e questo, di fatto, impedisce al consumatore di conoscere il prodotto che mangia.

Ci domandiamo se i messinesi e i turisti capitati cimentatesi all’acquisto del pesce “locale” possono fornire testimonianze sul rispetto della normativa di cui sopra e domandiamo inoltre, agli organi preposti al servizio, quali controlli siano stati effettuati.

L’Associazione Ecologia Solidale Messina

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