Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

MESSINA, L'ETICHETTATURA DEL PESCATO NON INDICA IN QUALE SECOLO...

Messina, lì 10.09.09 - Nel 2007 veniva cancellata la norma della legge n. 204/2004 che prevedeva l’obbligo di indicare la provenienza, in etichetta, di tutti i prodotti alimentari. Dopo quasi due anni poche le associazioni o i rappresentati di categorie che si sono attivati per fare un aggiornamento dell’elenco degli alimenti “targati” cioè quelli che ancora devono riportare l’indicazione all’origine e relativi dati. Da parte nostra, sicuramente con poca competenza in materia, vorremmo portare all’attenzione l’etichettatura di uno di questi prodotti alimentari: Il pesce. La normativa prevede che:
Pesce. Anche se venduti in porzioni, tutti i pesci devono riportare l’indicazione dell’origine e cioè:
- se pescato in mare, con relativa zona di cattura;
- se pescato in acque dolci ;
- se allevato.

La zona di pesca può essere indicata anche con il numero corrispondente della zona FAO (per esempio n.1 Atlantico nord occidentale, n.8 mar Mediterraneo), ma deve essere esposta una tabella di riferimento a disposizione del consumatore. L’obbligo dell’indicazione non vale per i prodotti ittici trasformati come il tonno in scatola, i bastoncini, il salmone affumicato, i surgelati confezionati in porzioni o ricettati (baccalà con patate, zuppa di pesce, ecc.).

Rileviamo con stupore che la normativa, assurdamente, non dispone l’obbligo di indicazione della data del pescato. Cioè, la pesca può anche essere stata effettuata nel Mediterraneo ma non si indica in quale … secolo, e questo, di fatto, impedisce al consumatore di conoscere il prodotto che mangia.

Ci domandiamo se i messinesi e i turisti capitati cimentatesi all’acquisto del pesce “locale” possono fornire testimonianze sul rispetto della normativa di cui sopra e domandiamo inoltre, agli organi preposti al servizio, quali controlli siano stati effettuati.

L’Associazione Ecologia Solidale Messina

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