Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SANT’ANGELO DI BROLO SUL VERSANTE DELLA TRASPARENZA E DELLA LEGALITÀ

Sant’Angelo di Brolo, 20/01/2010 - Con l’adesione al Protocollo di legalità previsto con l’Accordo di Programma Quadro Sicurezza e Legalità per lo Sviluppo della Regione siciliana “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, sul versante della trasparenza e della
legalità, l’Amministrazione comunale di Sant’Angelo di Brolo ha messo a segno un altro punto qualificante, che caratterizza il modus operandi del Governo municipale guidato dal Sindaco Basilio Caruso.
L’Accordo di Programma Quadro “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, stipulato il 30 settembre 2004 fra il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e la Regione Sicilia, si prefigge obiettivi di prevenzione, per garantire il miglioramento delle condizioni di convivenza civile e di sicurezza dei cittadini, per favorire la reciproca collaborazione nella lotta alla criminalità nel territorio regionale, stimolare l’azione delle Amministrazioni locali su politiche integrate di governo della sicurezza, incentrate sulla coesione sociale e sulla diffusione della legalità, per accrescere e diffondere la cultura della legalità e della democrazia, potenziare, generalizzare e rendere permanente il monitoraggio degli investimenti pubblici, per la salvaguardia dalle infiltrazioni criminali ed accelerare l’individuazione dei patrimoni illeciti e la loro restituzione alla legalità, potenziare ed integrare sul territorio il servizio offerto dalle forze di polizia nazionali e locali, rendere più efficace la trasparenza degli atti dell’Amministrazione.
Il 12 luglio del 2005, la Regione Siciliana ha sottoscritto il Protocollo di legalità con il Ministero dell’Interno, le nove Prefetture siciliane, l’Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici, l’INAIL e l’INPS, per il coordinamento delle attività finalizzate a prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti pubblici;
“Con la firma di questo Protocollo – ha dichiarato il Sindaco – l’Amministrazione che ho l’onore di presiedere, inserisce un altro elemento caratterizzante in favore della legalità e della trasparenza. Questo atto – ha continuato il capo dell’Esecutivo – che dovrà essere perfezionato con la sottoscrizione in Prefettura, si aggiunge ad altre importanti direttive impartite dal momento del nostro insediamento. Il ricorso alla trattativa privata, ad esempio – ha continuato – è stato limitato ai casi previsti dalla legge. E per evitare storture, è stato dato un atto di indirizzo agli uffici, affinché, senza esclusioni, fossero invitate tutte le imprese presenti. A questo si è aggiunto il regolamento per il cottimo appalto e la redazione dell’elenco delle imprese di fiducia. Anche in questo caso, quando si fanno le gare vengono invitate tutte le ditte presenti nell’elenco. Capisco che cambiare le cose non è facile – ha concluso il Sindaco – ma, come si vede, non è impossibile. Noi, pur tra mille difficoltà, a poco a poco ci stiamo riuscendo”.

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