Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

La metà dei siciliani non sa l'anno di costruzione della casa in cui vive

12/02/2010 - Il 40% dei siciliani non sa indicare l'anno di costruzione dell'abitazione in cui vive. Uno su tre non ricorda se è stata costruita con criteri antisismici.


E' uno dei dati che emerge dall'indagine realizzata dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis alla vigilia della discussione sul Piano Casa all'Assemblea Regionale Siciliana.

"Il provvedimento normativo - afferma il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento - si inserisce in un contesto di profonda preoccupazione tra i cittadini dell'Isola: il crollo di Favara, i fatti di Giampilieri, ma anche l'impatto mediatico delle immagini della tragedia di Haiti hanno determinato nell'opinione pubblica una crescente percezione di insicurezza abitativa in un territorio altamente sismico e molto fragile sul piano idro-geologico".

Secondo i dati dell'indagine Demopolis, il 63% dei siciliani si dichiara favorevole al piano casa regionale, ma a condizione che si rispettino gli standard di sicurezza e il decoro urbano dei centri storici dell'Isola.

Tra gli aspetti positivi, i cittadini riconoscono al piano casa la potenzialità di rilancio dell'edilizia con buoni effetti sull'economia dell'Isola (61%), ma anche l'opportunità di un ammodernamento delle abitazioni in termini di bioedilizia, qualità architettonica e risparmio energetico (52%).

Il 37% degli intervistati appare invece perplesso, temendo un'ulteriore cementificazione e il rischio di una scarsa attenzione per l'aspetto estetico delle città.

Condiviso dal 91% dei cittadini risulta l'emendamento, presentato dal Governo Lombardo, finalizzato a garantire che gli interventi edilizi e le ristrutturazioni nei centri storici incrementino la sicurezza nel rispetto della morfologia e del decoro architettonico dei nuclei più antichi.

"In un contesto di diffusa percezione di vulnerabilità di larga parte del nostro patrimonio edilizio, l'auspicio dei cittadini siciliani - sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento - è che il Piano Casa Regionale possa divenire concreto strumento di riqualificazione abitativa e di incremento della sicurezza. Un'occasione virtuosa, dunque, per una contestuale rivisitazione dello stato di funzionalità strutturale delle abitazioni, ma anche di gran parte degli edifici pubblici, di scuole ed ospedali in particolare, costruiti prima che entrassero in vigore gli attuali criteri di edilizia antisismica e ritenuti oggi insicuri - conclude Vento - da quasi due siciliani su tre".

http://www.demopolis.it

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