Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

MESSINA, IN MOSTRA I “I CANNONI DI CAPO PELORO” NELLA NOTTE DELLA CULTURA

Messina 12 febbraio 2010 – Al via domani pomeriggio, dalle ore 18.00, nell’atrio d’ingresso di Palazzo Zanca, la mostra sui “Cannoni di Capo Peloro”, organizzata dal Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina “Forte Cavalli” in sinergia con gli assessorati alle Politiche del Mare e alla Cultura del Comune di Messina nell’ambito
degli eventi programmati per la “Notte della Cultura”.
Per l’occasione sarà esposto uno dei tre cannoni recuperati nel mese di gennaio di quest’anno sulla spiaggia di Capo Peloro e recentemente restaurato dalle maestranze specializzate dell’Arsenale Militare di Messina, che hanno operato sotto la supervizione e direzione dei tecnici della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali della città dello Stretto.

A seguito degli studi finora condotti e alla luce dei dati acquisiti, grazie alla collaborazione di esperti ricercatori di storia militare e del Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria di Torino, è possibile indicare il reperto, vista la lunghezza (3,14 metri) e il diametro della bocca da fuoco (16 cm.), quale cannone da 32 libbre. Si tratta quindi di artiglieria navale ad avancarica in ferro, appartenuta alla Marina borbonica, utilizzata verosimilmente o a borbo delle “fregate” o, in alternativa, quale dotazione per la difesa costiera.

Nel corso della mostra sarà possibile consultare una scheda tecnica preliminare del cannone nonché la documentazione bibliografica finora raccolta circa l’edificazione di batterie costiere da parte delle truppe garibaldine nell’estate del 1860 nella zona del Faro.

Commenti

  1. Certamente vanno premiati impegno e solerzia del lavoro svolto . Auguriamoci che lo stesso avvenga per risolvere le problematiche che il cittadino quotidianamente deve affrontare .

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