Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SCILIPOTI (IDV): RANDAGISMO, FENOMENO PREOCCUPANTE E IN CRESCITA

Roma 11.02.10: “ In Ciociaria, come anche in tante altre aree del Paese, soprattutto nel centro-sud, abbiamo una piaga che si chiama randagismo, un fenomeno preoccupante e in costante crescita”. Così L’On. Scilipoti con riferimento al fenomeno degli animali randagi.“ Due canili del territorio ciociaro, che prima soddisfacevano le esigenze di molti comuni, sono stati recentemente sequestrati, perché mal gestiti e affidati alla Custodia Giudiziaria. Fortunatamente si tratta di una buona gestione che se da un lato ha consentito l’abbassamento della mortalità degli animali, dall’altro, ha determinato il problema inverso del sovraffollamento. La Ciociaria – prosegue Scilipoti - deve risolvere, quanto prima, questo problema, le condizioni e le risorse umane non mancano bisogna saperle valorizzare al fine di creare la sinergia giusta e necessaria. Si devono, per esempio, evitare sprechi facendo campagne di sensibilizzazione e sterilizzazioni; si devono sfruttare in maniera razionale e adeguata tutte le risorse ambientali ed economiche a disposizione, soprattutto- conclude Scilipoti – si deve impedire che la realizzazione di nuovi canili sia un’opportunità per arricchire pochi individui, a discapito dei cani e delle finanze pubbliche, già in crisi per i vari problemi finanziari”.

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